I guai della nostra sanità e la difesa dei confini sono fenomeni collegati, non indipendenti.

I guai della nostra sanità e la difesa dei confini sono fenomeni collegati, non indipendenti.

Il cattivo funzionamento della nostra sanità pubblica dipende da vari fattori. Prima causa è la riduzione dei finanziamenti, avvenuta negli ultimi 20 anni; secondo è il fatto che all’estero i nostri talenti, medici e infermieri, vengono pagati meglio che in Italia e, dunque, emigrano; inoltre il settore privato paga meglio di quello pubblico.

Un terzo fattore al quale nessuno accenna è il fatto che abbiamo milioni di stranieri illegali in questo paese, che non versano contributi ma godono comunque di una copertura medica. Se un migrante sbarcato a Lampedusa cade a terra, accusando un malore, viene comunque soccorso e portato al pronto soccorso, dove riceverà cure mediche, a volte molto costose, a  spese dei contribuenti italiani. Se per esempio una donna ha un attacco di appendicite, non possiamo lasciarla morire di peritonite, dunque la operiamo. Sapete quanto costa una appendicitectomia? A seconda della complessità va dai 16.000 ai 20.000 euro.

Mi chiedo se la sinistra italiana, PD in testa, tenga conto di questo collegamento. Ne dubitiamo, sentendo la segretaria del PD, Elly Schlein, biasimare il governo per lo stato della sanità e poi criticarlo per la poca inclusività  nei confronti dei migranti che sfondano i nostri cancelli. Una contraddizione logica, che incide sulle nostre tasche.

One Reply to “I guai della nostra sanità e la difesa dei confini sono fenomeni collegati, non indipendenti.”

  • Luigi

    By Luigi

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    È UNA VERGOGNA sti profughi hanno tutte le cure senza aver ..e pagare nessuna tassa o tiket !!!
    Noi fessi dopo aver pagato da una vita dobbiamo pagarci tutto!!

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