“Che i Nodi Vengano al Pettine” e il pettine li trovò! Il libro di Giorgio Carozzi spiega perché…

“Che i Nodi Vengano al Pettine” e il pettine li trovò! Il libro di Giorgio Carozzi spiega perché…

 


Commissione Covid. La Camera ha dato il via libera. Si indagherà anche sull’approvazione ed effetti avversi dei vaccini, ma non sulle Regioni. Ci sono state proteste delle opposizioni per la bocciatura delle proposte che puntavano ad includere anche l’operato delle Regioni nelle indagini. Il M5S abbandona l’aula al momento del voto. I deputati del Pd non hanno partecipato alla votazione ma si sono limitati a sventolare la tessera di voto. L’approvazione è stata accolta dalla maggioranza al grido di “Verità, Verità”. La commissione sarà composta da 15 senatori e 15 deputati e durerà per tutta la legislatura.

Il testo passa ora all’esame del Senato.

Il libro dell’avvocato Giorgio Carozzi, pubblicato da Gingko Edizioni, nel marzo del 2022, è intitolato “Che i Nodi Vengano al Pettine”. Si tratta di un saggio arricchito da riferimenti personali, aneddoti e considerazioni sulla società contemporanea e descrive il percorso logico e le valutazioni professionali svolte dall’autore per l’accettazione dell’incarico di redigere alcuni Esposti/Denunce per responsabilità, per colpa e per violazione di Legge, a carico del ex Presidente del Consiglio Conte e del Ministro per la Salute e dei Commissari della P.C. per la gestione del COVID 19. Tale incarico fu commissionato all’Avvocato da un cliente desideroso di contrastare la deriva assolutista assunta dal Governo nell’anno della pandemia.

Nell’estate 2020, l’Esposto/Denuncia fu presentato alla Procura della Repubblica a settembre, per poi venir
integrato da un secondo atto nel mese di aprile del 2021. Il percorso descritto è calato nella rappresentazione del quotidiano come illustrato dai mass media, TV e Giornali, dunque spesso deformato dal Politically Correct con le relative ideologie e Fake News, e conseguenti difficoltà di rappresentare la verità dei fatti
e le relative implicazioni legali e giuridiche. Non a caso i capitoli 3 e 4 costituiscono un sintetico ma essenziale manuale tecnico/logico per il riconoscimento delle Balle, con l’indicazione degli strumenti per riportarle a verità e realtà. L’atto è riportato nel capitolo conclusivo, con commenti e rivisitazione dei testi
giuridici in un linguaggio più corrente e comprensibile per il lettore medio.

L’incarico fu ovviamente accettato in chiave di lettura esclusivamente giuridico/legale, negli atti legali non si fa politica, che poi non è il mestiere dell’Autore, e solo previa verifica delle violazioni di norma e dei profili di colpevolezza realmente avvenuti e documentabili. L’intento perseguito nella redazione del libro è di pubblicizzare l’iniziativa, destinata altrimenti a rimanere negli archivi della Procura, come molte
altre iniziative simili assunte da altri Colleghi Avvocati ma poco o nulla pubblicizzate.

Questo è un testo in cui si parla di Libertà e di difesa delle istituzioni democratiche. È una iniziativa di un libero cittadino che non accetta l’indebito ruolo di suddito inerte e succube, con la scusa della pandemia e
tramite l’uso disinvolto della Costituzione.

 

 

 

Il libro dell’avvocato Giorgio Carozzi ha anticipato l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia da Covid

Il libro dell’avvocato Giorgio Carozzi ha anticipato l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia da Covid

Un libro scritto nell’anno 2021 dall’Avv. Giorgio Carozzi e pubblicato dall’editore Gingko di Verona, ha anticipato sia l’avvio del processo al Tribunale di Bergamo che l’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta.

Si tratta di un saggio che, arricchito di riferimenti personali, aneddoti e considerazioni sul mainstream dei nostri tempi, descrive il percorso logico e le valutazioni professionali svolte per l’accettazione dell’incarico di redigere un Esposto/Denuncia per le responsabilità per colpa e per violazione di Legge a carico del Governo Conte, del Ministro per la Salute, Speranza e dei Commissari della P.C. per la gestione del COVID 19. L’Avvocato Carozzi è un noto specialista sulle norme di prevenzione, e si è mosso spinto da un Cliente desideroso di contrastare la deriva assolutista assunta dal Governo nell’anno della pandemia.

Siamo nell’estate 2020, e l’Esposto/Denuncia fu presentato alla Procura della Repubblica a Settembre, per poi venir integrato da un secondo atto nell’Aprile del 2021. L’atto è riportato nel capitolo conclusivo, previa eliminazione dei riferimenti al Cliente e con la rivisitazione dei testi giuridici in un linguaggio corrente, e comprensibile dal lettore medio.

Appurato che l’incarico fu ovviamente accettato in chiave di lettura esclusivamente giuridico/legale, dato che negli atti legali non si fa politica, che poi non è il mestiere del Legale, e solo previa verifica delle violazioni di norma e dei profili di colpevolezza realmente avvenuti e documentabili. La difficoltà mostrata al Cliente era legata al sostenere tesi giuridiche inconfutabili e fondate, ma in contrasto con la narrazione corrente, con le ideologie dominanti e con la visione dei fatti indotta dalla politica e dai mass-media, in larga parte della popolazione, da cui il rifiuto pavloviano di contestare le scelte pubbliche.

Il Cliente, chiaramente informato di questo aspetto dirimente, scelse di proseguire nell’iniziativa legale, ed ora, esaurito il compito professionale legale, l’intento dell’Autore è di pubblicizzare l’iniziativa, destinata altrimenti a rimanere in un cassetto della Procura, come molte altre iniziative simili assunte da Colleghi ma poco o nulla pubblicizzate.

Il taglio è discorsivo, con note di folclore, qualche pagina di alpinità (l’Autore è un vecchio Alpino ancora attivo nella P.C. dell’ANA) e un po’ di ironia, ma con richiami storici, filosofici e giuridici per portare il lettore, con leggerezza e con una lettura scorrevole e non faticosa, a superare il tunnel culturale in cui la comunicazione di massa lo ha rinchiuso, sino alla condivisione delle conclusioni dell’atto legale, con le motivazioni giuridico/legali che hanno giustificato l’iniziativa.

Vi si parla di argomenti concreti, e non vi è dubbio che la gestione del COVID in Italia abbia evidenziato anomalie ed incongruenze di cui, ancora oggi, sono vittime incolpevoli i molti, troppi invisibili, colpiti da effetti avversi per le terapie inappropriate o a seguito della vaccinazione.

La giurisprudenza in materia è in evoluzione, e si sta aggiornando. Parimenti meriterà seguire l’attività della Commissione parlamentare d’inchiesta del Parlamento italiano, e le numerose iniziative legali incardinate o almeno annunziate nel mondo, a partire dalla FDA americana, dalla Associazione delle Assicurazioni e medicina legale della Repubblica Federale tedesca, ed altre, che sicuramente forniranno ulteriori elementi di valutazione anche ai fini delle ipotesi risarcitorie sul singolo caso, peraltro praticabili già oggi.

Alla fine questo è un testo in cui, con l’orgoglio della professione legale quale baluardo contro le ingiustizie, si parla di Valori, di Libertà, di dignità e tutela del cittadino e dei suoi diritti e di difesa delle leggi e delle istituzioni democratiche.

Si trova nelle librerie, da Feltrinelli in poi, ed è anche su Amazon, oppure acquistabile direttamente dall’Editore Gingko di Verona (www.gingkoedizioni.it).

Ormai il virus mutato aggira anche i tamponi, non solo i vaccini

Ormai il virus mutato aggira anche i tamponi, non solo i vaccini

Si registrano sempre più casi di tamponi rapidi falsamente negativi al Covid 19, salvo poi positivizzarsi quando il virus si indebolisce e ha già fatto il suo corso nel nostro organismo. I virologi non si sanno ancora spiegare questa nuova giravolta del virus, anche se parrebbe un fenomeno più comune fra chi è già stato contagiato in passato, o fra i pluri-vaccinati.

Per la Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), che ha segnalato il problema, «è difficile stimare il numero dei casi di questo tipo e quali persone siano più a rischio». Soprattutto perché si riduce sempre di più il numero di chi si sottopone a test ufficiali, che vengono poi tracciati dalle autorità sanitarie.

Dunque, il boom dei falsi negativi è in forte crescita e lo scarto tra il momento in cui compaiono i sintomi e quello in cui risultano positivi al tampone, allungandosi molto, rischia di incrinare il contenimento dei contagi.

I medici stanno consigliando di ripetere il tampone ogni 24 ore, se persistono i sintomi, perché con Omicron-5 la virulenza dell’agente patogeno pare attenuata. Oppure, esiste un’altra, più inquietante, possibilità: forse il virus Omicron potrebbe aver sviluppato la capacità di aggirare i tamponi e restare latente per un tempo maggiore, al fine di poter meglio colonizzare i nostri organi e potersi diffondere maggiormente nelle persone a noi vicine? 

Un altro sintomo della presenza del Omicron 5,  è la presenza di forti dolori muscolari, anche questi sintomi nuovi, rispetto alle vecchie varianti di Virus. Omicron 5 rappresenta il settantacinque per cento dei casi attuali in Italia.

Secondo i calcoli ufficiali il numero di chi è stato infettato  in Italia ha da poco superato quota 20 milioni, a partire dal febbraio del 2020, mentre i decessi totali salgono a 169.846. Questo è uno dei dati peggiori al mondo, in rapporto alla popolazione. E ancora nulla si fa per chiarire se questi sono morti di Covid o con il Covid.

Cambio di Passo nelle vaccinazioni da parte del CDC per ridurre le infiammazioni cardiache

Cambio di Passo nelle vaccinazioni da parte del CDC per ridurre le infiammazioni cardiache

Il Center for Disease Control and Prevention (CDC) il 4 febbraio ha delineato un cambiamento per il programma del vaccino COVID-19 per le persone con un sistema immunitario debole e hanno segnalato che una modifica ulteriore sarebbe in arrivo per la popolazione, per cercare di ridurre il numero di casi di infiammazione cardiaca post-vaccinazione.

Il CDC ha notificato per voce della sua commissione consultiva sui vaccini che sta progettando di regolare le indicazioni per le persone con sistemi immunitari compromessi, un gruppo che non risponde bene ai vaccini come la gran parte dei pazienti ed è l’unica categoria a cui si consiglia di ottenere quattro dosi dei vaccini Moderna o Pfizer messenger RNA (mRNA).

L’attuale raccomandazione del CDC per gli immunocompromessi raccomanda tre dosi di un vaccino mRNA entro due mesi, e una quarta dose almeno cinque mesi dopo la terza dose. Il programma rivisto raccomanderebbe alla popolazione di ricevere la quarta dose già tre mesi dopo la terza.

Per i destinatari della popolazione che hanno ricevuto il vaccino COVID-19 Johnson & Johnson a colpo singolo, la guida aggiornata dice che dovrebbero ottenere una seconda dose almeno 28 giorni dopo la loro vaccinazione, e una terza dose appena due mesi dopo.

L’aggiornamento della guida si applica alle persone dai 18 anni in su che hanno ricevuto i vaccini Johnson & Johnson o Moderna, e alle persone dai 12 anni in su che hanno ricevuto il vaccino Pfizer.

La logica dell’aggiustamento include piccoli studi che indicano che gli immunocompromessi sono meglio protetti se ottengono il quarto shot prima, Elisha Hall, uno specialista di educazione sanitaria al CDC, ha detto al Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione.

L’obiettivo è “aiutare questa popolazione che non può essere così ben protetta a ottenere la loro dose di richiamo prima, in particolare con le preoccupazioni circa la risposta immunitaria iniziale, la perdita di protezione nel tempo e l’alta trasmissione della comunità a causa della variante Omicron”, ha detto.

Omicron è la variante dominante del virus CCP (Partito Comunista Cinese) negli Stati Uniti. Il virus CCP causa il COVID-19. I vaccini stavano già calando nella protezione nel tempo contro l’infezione mentre la variante Delta era dominante nel paese, e hanno funzionato ancora peggio contro il ceppo Omicron.

La dottoressa Camille Kotton, esperta di malattie infettive al Massachusetts General Hospital e membro del panel, ha detto di aver visto molti pazienti immunocompromessi negli ultimi due mesi che “hanno seguito tutte le regole”, compreso il programma di vaccinazione raccomandato, ma si sono comunque infettati con il virus. La guida aggiornata “aiuterà moltissimo”, ha detto.

L’altro probabile cambiamento si applicherebbe al pubblico in generale e riguarda la lunghezza del tempo che intercorre tra la prima e la seconda iniezione dei vaccini mRNA. Entrambi hanno un programma primario a due dosi.

Attualmente, la seconda dose Pfizer è raccomandata circa 21 giorni dopo la prima, e la seconda dose Moderna è raccomandata circa 28 giorni dopo l’iniezione iniziale. Tuttavia, i dati di sorveglianza mostrano che tra molti gruppi di età, in particolare i giovani maschi, che hanno ricevuto i vaccini, c’è stato un tasso di infiammazione cardiaca superiore al previsto.

I dati del Canada e dell’Inghilterra, che hanno entrambi esteso l’intervallo, suggeriscono che un periodo di tempo prolungato tra la prima e la seconda dose ha aumentato l’efficacia del vaccino e abbassato i tassi di miocardite e pericardite, due forme di infiammazione del cuore che sono spuntate dopo la vaccinazione mRNA.

“L’intervallo più lungo ha portato a tassi di miocardite più bassi, mentre l’intervallo più breve ha avuto tassi di miocardite e pericardite più alti”, ha detto il dottor Bryna Warshawsky dell’Agenzia di salute pubblica del Canada.

La dottoressa Grace Lee, ufficiale medico del Lucile Packard Children’s Hospital e presidente del comitato consultivo, ha detto che i dati presentati “sono abbastanza convincenti che un intervallo esteso non solo è potenzialmente più sicuro dal punto di vista della miocardite, ma anche potenzialmente più efficace”.

I dati si riferiscono a quando Delta era la variante dominante in gran parte del mondo. Omicron ha spostato Delta nel dicembre 2021 negli Stati Uniti.

Alcuni paesi hanno fermato o ridotto l’uso dei vaccini mRNA, in particolare Moderna, tra i giovani a causa dei problemi di infiammazione del cuore, ma le autorità sanitarie statunitensi hanno finora continuato a raccomandare i colpi per tutti gli americani 5 e più anziani, affermando che i vaccini prevenire più ospedalizzazioni che i casi di infiammazione del cuore che causano.

Il gruppo di lavoro sui vaccini COVID-19 del panel, dopo aver analizzato programmi di vaccino alterati da vari paesi, ha approvato un intervallo di otto settimane tra la prima e la seconda dose di una serie primaria di vaccini mRNA. Il CDC non ha ancora deciso se seguire il consiglio.

Se cambiato, il programma rivisto potrebbe interessare milioni di persone. Circa 33 milioni di americani tra i 12 e i 39 anni rimangono non vaccinati, così come decine di milioni di americani nei gruppi di età più avanzata. Spingerebbe anche indietro i richiami, che attualmente sono raccomandati cinque mesi dopo la serie primaria Moderna o Pfizer, e due mesi dopo l’iniezione iniziale Johnson & Johnson.

Il dottor Walid Gellad, professore di medicina all’Università di Pittsburgh, ha definito il cambiamento previsto “un grosso problema”.

Allo stesso tempo, è “preoccupante” che “ci sia voluto così tanto tempo per la politica degli Stati Uniti per raggiungere gli altri paesi”, Gellad, che non è nelle istruzioni, ha scritto su Twitter.

I membri della commissione hanno detto che speravano che il cambiamento avrebbe aiutato a convincere le persone non vaccinate a ottenere un jab.

“Penso che offra un livello di sicurezza e dimostri anche al pubblico che siamo molto concentrati a fare questo nel modo giusto”, ha detto il dottor Oliver Brooks, responsabile medico di Watts HealthCare Corp.