Massimo Mariotti diventa capogruppo di FdI al posto di Polato in consiglio comunale

Massimo Mariotti diventa capogruppo di FdI al posto di Polato in consiglio comunale

 

Massimo Mariotti viene promosso capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Comunale di Verona. Subentra a Daniele Polato, che intende concorrere alle prossime elezioni europee, dove sarà uno dei favoriti.

Massimo Mariotti possiede una lunga esperienza in Comune e questa, crediamo, non è una buona notizia per la deludente giunta del sindaco Damiano Tommasi, che si troverà a fronteggiare un veterano della Vecchia Guardia, che conosce alla perfezione tutti i meccanismi dell’amministrazione di Palazzo Barbieri.

Massimo Mariotti, ora vicepresidente di Verona Mercato e nel direttivo di ZAI, si è già distinto in passato nella amministrazione di Acque Veronesi e di SERIT, riuscendo a riportare in attivo le due società e rendendole modelli di efficienza.

La redazione di Giornale Cangrande si complimenta con Massimo Mariotti, augurandogli un buon lavoro.

Un successo il convegno sul turismo ricettivo. Grande entusiasmo per il Ministro Santanchè

Un successo il convegno sul turismo ricettivo. Grande entusiasmo per il Ministro Santanchè

 

 

L’appuntamento tenutosi alla Gran Guardia promosso da Italy Discovery.

Notevole successo, sia come presenza di pubblico sia come partecipazione di relatori qualificati del settore, ha riscontrato il convegno internazionale ospitato  per due giorni alla Gran Guardia di Verona sul tema:  ” La campagna italiana: straordinaria risorsa per il turismo ricettivo”. Appuntamento promosso da Italy Discovery, introdotto dal responsabile del progetto “ Italy Discovery & Countryside” Roberto Perticone, che ha visto tra gli altri la presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè la quale ha sottolineato come “ questo è uno dei segmenti del settore sul quale possiamo investire perché può darci grandi soddisfazioni, considerato che dobbiamo diversificare dalle destinazioni turistiche classiche a quelle appunto rurali che poi comprendono anche i piccoli borghi che in Italia sono 5.600 offrendo peraltro  il 90% delle eccellenze del settore enogastronomico”. Tra gli intervenuti l’assessore al turismo del Comune di Verona, Marta Ugolini e il sottosegretario all’Istruzione on. Paola Frassinetti, l’assessore regionale Elena Donazzan, l’on. Matteo Gelmetti, l’amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic, il vice presidente della Camera di Commercio di Verona, Paolo Tosi, il presidente del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Veneto Marco Dalla Bernardina, il ristoratore veronese e componente del gruppo di lavoro della Fisped onlus Antonio Leone e Leopoldo Ramponi per l’Associazione dei Ristoratori Veneto HoRe.Ca.

Un saluto è quindi giunto dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Ministro Urso e dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Tra le sessioni previste nell’ambito del convegno, anche quella delle associazioni Italiani nel Mondo a sostegno del progetto “ Italy Discovery” che hanno affrontato in particolare il tema dei percorsi territoriali di campagna quale risorsa inestimabile del turismo della radici. “ Il convegno ha ottenuto un grande successo in quanto è stato un felice incontro tra esperienze diverse tra le varie tipologie del mondo del turismo e le associazioni degli immigrati”, commenta il consigliere comunale di Verona di Fratelli d’Italia, Massimo Mariotti. Con l’obiettivo “di recuperare i valori culturali, artistici, architettonici ed anche ovviamente enogastronomici, il ritorno in patria di molti italiani che risiedono all’estero che potrebbero magari cogliere l’occasione per ristabilirsi nel nostro Paese”. Per Gianlugi Ferretti, membro del CGIE, “ di questi due giorni intensi tenutisi alla Gran Guardia ho apprezzato in maniera particolare la professionalità. Finalmente il turismo delle radici è stato affrontato da relatori di altissimo livello, ma questa è stata solo la prima tappa per cui nei prossimi appuntamenti si affronteranno nello specifico come poi concretizzare le idee che sono uscite dal convegno”.

Soddisfatto anche Luciano Corsi, presidente dell’associazione “Veronesi  nel Mondo”, auspicando che “ ogni Regione possa replicare  appuntamenti come quelli tenuti a Verona. E’ chiaro però che bisognerà lavorare anche per far conoscere località poco conosciute che finora non hanno avuto riscontri sotto il profilo mediatico e che invece meriterebbero maggior attenzione da parte dei turisti”.

Per Francesco Alfieri, rappresentante nel Liechtenstein  delle associazioni straniere presenti sul territorio, “Oggi  è emerso in maniera chiara che il turismo è una parte integrante dell’opera svolta dagli italiani nel mondo, perché, per un fattore  emozionale ma anche culturale e conoscitivo,  promuove all’estero l’interesse verso l’Italia deve essere un obiettivo primario. Io dico che dovrebbe anche sorgere  un interesse per  i corsi di lingua e cultura italiana, per  le nuove generazioni, perché, così facendo, sensibilizziamo gli oriundi nati  all’estero a scoprire la storia e le tradizioni della nostra Italia”.

Serit,  Massimo Mariotti ha incontrato il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito,  Paola Frassinetti

Serit, Massimo Mariotti ha incontrato il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti

Il presidente di Serit, Massimo Mariotti, ha incontrato nei giorni scorsi, nel suo ufficio al Ministero, l’On. Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Mariotti ha illustrato il progetto di educazione e formazione che l’azienda, operante nei 58 Comuni della provincia di Verona, sta sviluppando per coinvolgere gli studenti in una intelligente campagna per evitare sprechi, insegnando a riutilizzare e riciclare la maggior parte del materiale che abitualmente viene, invece, gettato come rifiuto. Mariotti ha ricordato il notevole successo ottenuto dal progetto de  I Riciclotti così come il recente  concorso Ti racconto un albero le cui premiazioni si sono svolte nell’ambito di Verona in Love.

L’on. Frassinetti ha quindi mostrato il suo interessamento per il Punto limpido, realizzato accanto al polo scolastico di Torri del Benaco, uno dei contenuti più rivoluzionari nel mondo del riciclo e primo in Italia, pochi giorni fa  citato come ottimo esempio dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che lo ha introdotto nel quartiere della Magliana.

Dal 2 novembre 2022 Paola Frassinetti è sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione e del merito nel governo Meloni.
Nata a Genova si trasferisce presto con la famiglia a Milano, dove consegue la maturità classica al liceo classico Giosuè Carducci e si laurea in Giurisprudenza all’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il Sottosegretario Paola Frassinetti ha garantito la propria disponibilità a presenziare ad uno dei prossimi incontri nelle scuole veronesi in cui verranno promosse iniziative di carattere ambientale.

 

Massimo Mariotti ha incontrato il deputato rumeno Antonio Andrusceac

Massimo Mariotti ha incontrato il deputato rumeno Antonio Andrusceac

Massimo Mariotti, a destra.

Lo sviluppo dei rapporti tra Verona e la Romania è stato al centro dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in città tra l’on. Antonio Andrusceac, capogruppo nel parlamento rumeno del partito di destra, AUR, e il consiglie di Fratelli d’Italia, nel Comune di Verona, Massimo Mariotti, vice responsabile nazionale per il partito di Giorgia Meloni, del Dipartimento Italiani nel Mondo.

Tra le varie tematiche trattate durante il colloquio vi è stata la possibilità di un intervento da parte di professionisti e aziende veronesi, specializzate in particolare nel ramo del restauro e ripristino degli edifici.

“Penso ad esempio agli interventi che avete realizzato in seguito al terremoto in Abruzzo”, ha spiegato l’on. Andrusceac. Precisando che “noi, in Romania, possiamo disporre sicuramente di molta manodopera, ma i vostri tecnici possono aiutarci ad utilizzarla al meglio e a predisporre progetti in grado di valorizzare monumenti, strutture, edifici che come dicevo prima necessitano di interventi particolari”.

Mariotti ha assicurato, in questo senso, una fattiva collaborazione e il suo intervento diretto per coinvolgere le associazioni di categoria e i professionisti scaligeri interessati a operare in Romania. Mariotti ha aggiunto: “Numerosi sono i Comuni dell’area veronese gemellati con quelli rumeni, ma questa opportunità di sviluppare ulteriormente i rapporti economici, rappresenta sicuramente una grande occasione per rinsaldare i rapporti tra i due Paesi”.

L’on.Andrusceac, in occasione della sua visita in Italia, ha incontrato a Roma vari esponenti del Parlamento, accompagnato
dal presidente del Comites Romania, Gianni Calderone. Al Parlamento italiano, vista la fortissima presenza di immigrati rumeni, ha proposto “di rispettare questa comunità chiedendo che venga rappresentata nel parlamento, come d’altronde succede per la minoranza italiana in quello rumeno”.

Altro obiettivo della sua visita in Italia è stata “la possibilità di far studiare la madrelingua agli studenti rumeni, come accade per quelli italiani in Romania, pur molto meno numerosa, avendo come riferimento il Liceo Dante Alighieri”.

 

Massimo Mariotti dal Ministro Santanchè, per Serit e per Verona

Massimo Mariotti dal Ministro Santanchè, per Serit e per Verona

Il Presidente di SERIT, Massimo Mariotti, insieme al dott. Roberto  Perticone, consulente del ministero per l’internazionalizzazione delle imprese, hanno incontrato, nel suo ufficio romano, il Ministro del Turismo, on. Daniela Santanchè.

Le discussioni, durate circa un’ora, sono state finalizzate alla esposizione di una bozza di un progetto per la valorizzazione delle eccellenze turistiche del territorio veronese.

Tutte le future iniziative, concordate con il Ministero del Turismo, andranno sviluppate in accordo con le  associazioni di categoria già presenti sul territorio veronese, con una particolare enfasi alle tematiche relative alla tutela dell’ambiente.

Mariotti è anche consigliere del Consorzio Zai – Quadrante Europa

Con Massimo Mariotti alla guida della SERIT il bilancio resta largamente positivo

Con Massimo Mariotti alla guida della SERIT il bilancio resta largamente positivo

Carlo Gambino, al centro il presidente Massimo Mariotti e Maurizio Alfeo

 

 

Sarà ancora Serit ad occuparsi, almeno fino a novembre del 2023, del servizio di raccolta differenziata nei 58 Comuni facenti parte del Consiglio di Bacino Verona Nord, in attesa che venga indetta una gara ponte per giungere alla definizione dell’affidamento in-house del servizio integrato di raccolta rifiuti.

“Un lasso di tempo che ci consentirà di programmare il servizio di raccolta praticamente per l’anno intero, garantendo peraltro il servizio anche d’estate in zone ad alto flusso turistico come il Lago di Garda ”, commenta il presidente della Serit, Massimo Mariotti, che è anche consigliere nel Consorzio Zai – Quadrante Europa. “Siamo naturalmente soddisfatti di proseguire la collaborazione con il Consiglio di Bacino Verona Nord anche perché possiamo mettere a disposizione non solo la professionalità dei nostri 300 dipendenti ma anche tecnologie all’avanguardia che nel corso degli ultimi anni ci hanno permesso di raggiungere ottimi risultati”.

Serit chiude il 2022 con un valore di produzione che si attesta sui 46 milioni di euro ed un bilancio in pareggio nonostante il periodo di congiuntura economica, grazie agli sforzi effettuati dalla società per contenere i costi di esercizio. Nel corso del 2022 presso gli impianti di Serit a Cavaion e Zevio sono state conferite complessivamente 240.000 tonnellate di rifiuti, di cui 43.000 di secco, 29.000 di verde, 37.600 di umido, 9.300 di ingombranti, 25.100 di carta e cartone, 12.650 di inerti, 34.200 di vetro e 30.216 di plastica. Per quanto riguarda quest’ultimo rifiuto, ricordiamo che a Cavaion è presente un impianto di selezione per il materiale raccolto non solo nei Comuni del Consiglio di Bacino Verona Nord, ma anche nella città di Verona e in una quindicina di Comuni del mantovano, che consente la prepulizia della plastica, un passaggio fondamentale nel processo del riciclo. L’introduzione poi della raccolta porta a porta in Lessinia ha permesso di tenere alta la percentuale di raccolta differenziata nei 58 Comuni serviti dal momento che ha raggiunto i massimi livelli nazionali.

“Per quanto riguarda il 2023 la sfida più importante sarà quella di garantire una migliore qualità del lavoro dei nostri dipendenti in quanto il servizio di raccolta porta a porta, nato ancora 25 anni fa, inizia ad incidere sulla loro salute considerato il tipo di lavoro molto pesante” sottolinea il direttore generale di Serit, Maurizio Alfeo”. Precisando che” molti nostri dipendenti sono stati infatti giudicati inabili , così come risulta molto difficile reperire autisti con la patente C. Ecco perché col nuovo anno risulterà indispensabile la collaborazione con le organizzazioni sindacali ma anche con le altre aziende del territorio, perché di questo abbiamo parlato anche con Esacom e Sive, oltre che con i rappresentanti della sanità pubblica, al fine di creare un tavolo per trovare una soluzione a questo tipo di problematica. E’ innegabile che il servizio di raccolta porta a porta abbia portato molti vantaggi, ma occorre che i lavoratori possano lavorare in maniera sicura e senza stress, garantendo comunque lo svolgimento del servizio”.

Per Carlo Gambino, componente del CdA di Serit: “Siamo consapevoli della nostra responsabilità versi i Comuni serviti e , nonostante i notevoli costi di gestione, basti pensare al solo aumento del costo del carburante, l’obiettivo è sempre quello di fornire un servizio sempre migliore. Ecco perché per il 2023 contiamo di avere sempre di più cura del territorio oltre alla fiducia delle amministrazioni, che per noi è molto importante”.

 

 

 

RIFIUTILITY, UNA APP PER MIGLIORARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

RIFIUTILITY, UNA APP PER MIGLIORARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Vincere la sfida per la tutela dell’ambiente dipenderà dalla capacità di coinvolgere
amministrazioni, categorie produttive e cittadini. Questa è la motivazione che ha portato
Consiglio di Bacino Verona Nord e Consorzio di Bacino Verona Due del Quadrilatero, con
il supporto di Serit.

Thomas Pandian, Massimo Mariotti, Giorgia Speri, Gianluigi Mazza.

Nonostante la raccolta differenziata, nei 58 Comuni del Consiglio di Bacino Verona Nord si attesti all’80% molto può essere ancora fatto per rendere più accessibile la cultura della sostenibilità ambientale, come ha spiegato il direttore generale del Consorzio Verona Due, Thomas Pandian «Semplificare. Velocizzare. Offrire soluzioni alternative. Abbiamo bisogno di raggiungere le famiglie nel momento in cui si compie la scelta di differenziazione dei rifiuti: rifiUtility, oltre al calendario di raccolta e al dizionario dei rifiuti, proporrà grazie alla tecnologia QR code, contenuti extra per adulti e bambini che ci aiuteranno a migliorare ancora la qualità della raccolta differenziata!». L’app ‘rifiUtility’, sviluppata in collaborazione con la 24 Consulting, offre soluzione immediata ai dubbi in tema di raccolta differenziata, allo scopo di ridurre gli errori commessi a causa della fretta e dei frequenti cambiamenti introdotti nella modalità di conferimento che possono pregiudicare la qualità della raccolta.

I vantaggi di avvicinare il servizio al cittadino, rendendolo a portata di smartphone, sono innumerevoli «In base a come li trattiamo, i rifiuti possono rappresentare solo un problema oppure trasformarsi in una risorsa — ha proseguito Giorgia Speri, Presidente del Consorzio di Bacino Verona Due del
Quadrilatero —. Se da una parte investiamo in educazione ambientale e informazione, dall’altra dobbiamo motivare il cittadino con una gestione della differenziata sempre più semplice». L’attenzione al servizio è garantita da una facile interrogazione delle informazioni utili: l’accesso al calendario di raccolta porta a porta, l’impostazione di alert per i ritiri, un dizionario completo dei rifiuti, localizzazione e orari dei centri di raccolta, oltre a contenuti aggiornati in tempo reale per ogni Comune o per specifiche esigenze di informazione. Quest’ultimo aspetto, quello della personalizzazione della comunicazione all’utente finale è un investimento sul futuro come ha sottolineato il Presidente del Consiglio di Bacino Verona Nord, Gianluigi Mazzi «La gestione dei rifiuti ci riguarda da vicino, come amministratori, imprenditori, cittadini, genitori. I nostri cittadini sono diventati davvero bravi, e lo dimostrano le % di raccolta differenziata raggiunte, ma poterli raggiungere con informazioni puntuali, come cosa vada o non vada nella raccolta della plastica, oppure con iniziative che premiano i comportamenti virtuosi o che coinvolgono specifiche categorie produttive, ci aiuterà a migliorare ancora». Uno strumento flessibile, indispensabile per adeguare la comunicazione ad un territorio con esigenze diversificate che spazia dal Lago di Garda alla Lessinia, dall’Est Veronese alla
Valpolicella.

L’app agevola anche il compito di Serit, società che effettua la raccolta differenziata con i suoi 300 dipendenti, con un conseguente miglioramento del servizio per i cittadini. Attraverso l’app è possibile richiedere il ritiro dei rifiuti ingombranti e segnalare la presenza di rifiuti abbandonati – ha concluso Massimo Mariotti, Presidente di Serit –, segnalando eventuali criticità o avanzando richieste sui servizi».

L’app ‘rifiUtility’ è disponibile, gratuitamente, su App Store al link
https://apps.apple.com/it/app/rifiutility/id791128889 e su Google Play al link
https://play.google.com/store/apps/details?id=it.consorziovr2.rifiutility&hl=it&gl=IT.

Il Segretario Generale della UGL a Verona per incontrare il consiglio provinciale e i tesserati

Il Segretario Generale della UGL a Verona per incontrare il consiglio provinciale e i tesserati

Paolo Capone, terzo da destra. Massimo Mariotti, quinto da destra.

Ieri, 30 agosto, il Segretario Generale UGL, Paolo Capone, è stato a Verona. Si è messo a disposizione per l’intera giornata a iscritti e simpatizzanti di quello che è ormai il quarto sindacato italiano. Massimo Mariotti, membro del consiglio ZAI,  ha organizzato questo incontro, molto importante per rafforzare la base e promuovere il tesseramento di nuovi soci.

Paolo Capone è nato a Roma nel 1961, ed è sposato con tre figli. E’ stato un militare nel Battaglione San Marco, in qualità di sottoufficiale paracadutista (pur soffrendo di vertigini) e, nel settembre 1982, fece parte con il contingente italiano per la missione “Libano 2” a Beirut.

Attualmente impiegato presso alla BNL iniziò l’attività sindacale nel 1987, diventando segretario provinciale nella Cisnal Credito e poi nel Ugl Credito. In questa categoria si è specializzato nel suo percorso sindacale e. nel 1997, è diventato responsabile dell’Ufficio Formazione Quadri. Qui ha diretto le attività di formazione mirate ai più svariati aspetti dell’attività sindacale, anche attraverso la realizzazione di una collana di pubblicazioni sulla “Formazione Continua”: dalle norme sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro alle regole basilari della comunicazione, dagli approfondimenti sul diritto del lavoro. Grazie alla sua attività di formatore, Paolo Capone ha conosciuto direttamente la realtà di tutte le sedi territoriali e regionali dell’Ugl, entrando in contatto con i quadri sindacali, potendo quindi vantare una dettagliata conoscenza delle ramificazioni (e criticità) delle strutture sindacali.

Nel 2009 è stato eletto segretario generale della Federazione Ugl Sanità. Oltre a guidare la categoria in molte spinose vertenze che hanno travolto quel settore, Paolo Capone ha siglato il Contratto Nazionale di Lavoro con Aiop Rsa (Associazione Italiana Ospedalità Privata aderente a Confindustria), entrato in vigore il 1° gennaio 2011. In seguito alle dimissioni del ex Segretario Giovanni Centrella nel 2015, e dopo un breve reggenza di Geremia Mancini, Paolo Capone è stato eletto dal Consiglio Nazionale Segretario Generale della Confederazione Sindacale Ugl. Viene riconfermato nell’incarico dal Consiglio Nazionale del 29 agosto 2015 e dà inizio ad una stagione di rinnovamento dei quadri sindacali, dei rapporti istituzionali, delle relazioni con la politica e con il mondo sindacale internazionale.

Grazie a Capone sono stati risanati i conti del sindacato, che versava in uno stato prefallimentare. Ha terminato l’affitto nella vecchia sede, acquistando uno splendido edificio che rimarrà come bene immobile del sindacato. I conti con lui sono tornati in nero, e non in rosso come erano sempre stati prima della sua oculata gestione.

Era giunto in treno a Verona da Roma nella mattinata, assieme al fido Gianluigi Ferretti, che si occupa dei rapporti internazionali del sindacato e resta un volto notissimo a tutti gli italiani residenti all’estero, che ricordano ancora la sua lotta per il voto all’estero, condotta a fianco del suo mentore, l’On. Mirko Tremaglia.

Al Liston12, in Piazza Bra, si è prima tenuto un incontro con il direttivo provinciale veronese dell’UGL, durato circa un’ora e, durante il quale, a ciascuno è stato dato modo di esprimere suggerimenti e critiche.  Dopodiché siamo stati a cena con lui, presenti anche il collega Carlo Cardona del giornale il Serenissimo e il console onorario a Siviglia, José Carlos Ruiz Berdejo Sigurtà.

Abbiamo posto tre domande al Segretario Generale:

Il suo sindacato cosa sta facendo per attenuare la grave situazione energetica, dove si trova la soluzione di questo gravissimo problema?

La Commissione Europea pare accettare l’ipotesi di stabilire un ‘price cap’, ossia un tetto comune al prezzo del gas. Questo secondo noi va nella direzione giusta e rappresenta un segnale significativo per il nostro Paese. Tutti questi rincari sono insostenibili e vanno a togliere il pane dalla tavola dei lavoratori. Nell’ambito della Unione Europea vi sono paesi che perdono e altri che guadagnano da questa situazione. L’Olanda realizzerà un surplus stimato in più di 100 miliardi con gli extra profitti del gas. A tal proposito, come sindacato UGL, rivolgiamo alle forze politiche un appello alla responsabilità.

Come diceva prima ai delegati regionali, questo non è il momento di accuse e sterili polemiche, serve più unità nazionale.

Sì, è così. Non è il momento delle polemiche sterili e dei pregiudizi ideologici, occorre intervenire prontamente per affrontare l’emergenza, a tutela degli interessi nazionali e della coesione sociale. Al contempo, servono risorse a sostegno di un piano energetico che preveda l’incremento dell’estrazione di gas dai mari nel territorio italiano, e la ricerca e l’utilizzo di fonti alternative. Il nuovo governo dovrà affrontare una crisi senza precedenti che richiedono una visione strategica a lungo termine. L’adozione di un piano industriale per il Paese, la programmazione di politiche attive adeguate, la lotta alla disoccupazione giovanile aumentata al 23,1% nel mese di giugno, secondo i dati Istat; questi sono temi centrali che non possono essere derubricati a meri affari correnti, né ridotti a spot propagandistici a fini elettorali.

Come vien vista la UGL dalle altre sigle sindacali?

Veniamo convocati anche noi ai principali tavoli sindacali, perché, quando si parla del benessere dei lavoratori, le ideologie dovrebbero essere lasciate fuori dalla porta.

 

Angelo Paratico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una rivoluzionaria proposta è stata presentata dal Consigliere Comunale Massimo Mariotti. Verrà accolta dalla nuova giunta guidata dal Sindaco Tommasi?

Una rivoluzionaria proposta è stata presentata dal Consigliere Comunale Massimo Mariotti. Verrà accolta dalla nuova giunta guidata dal Sindaco Tommasi?

 

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Massimo Mariotti ha presentato un ordine del giorno presso il consiglio comunale di Verona in cui chiede di dare mandato all’Agec di non mirare al profitto, per costruire nuove case e, anziché affittarle, venderle ratealmente alle famiglie non proprietarie a prezzo di costo secondo i principi del Mutuo Sociale.

“Questa è una singolare, innovativa e rivoluzionaria proposta grazie alla quale si intende risolvere l’emergenza abitativa che si registra in Italia, e a Verona in particolare”, sottolinea Mariotti nel suo ordine del giorno. Conseguenza, aggiunge, “ di mutui bancari difficili da ottenere, affitti elevatissimi, con famiglie soggiogate da tassi di interesse, a livello di usura e con la spada di Damocle del mutuo o dell’affitto pendente sulla testa e sull’economia familiare”.

L’idea di Mariotti consiste “ nell’utilizzare un ente pubblico quale l’AGEC affinché costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie con la formula del Mutuo Sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, che non superi 1/5 delle entrate della famiglia, una rata che viene bloccata in caso di disoccupazione e che non passa attraverso le banche. Mutuo Sociale significa, dunque, vendita a rate, le famiglie non ricevono denaro ma una casa di nuova costruzione. Visto il carattere permanente della formula possono accedere solo famiglie con cittadinanza italiana, residenti da almeno 10 anni nel Comune, oppure concittadini nati a Verona, emigrati e successivamente rientrati; per le altre rimangono immutate le normali formule di assistenza abitativa”.

Mariotti, nel suo ordine del giorno, indica dove il Comune può trovare i fondi per costruire le case da assegnare a Mutuo Sociale utilizzando i fondi regionali a disposizione per l’emergenza abitativa, per le politiche di edilizia residenziale pubblica e i fondi europei specifici, dalla vendita del patrimonio immobiliare, dalla cessione delle quote azionarie non strategiche ( cioè mantenendo la quota minima necessaria per avere un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione) delle Aziende e degli Enti partecipati. Mariotti precisa che: “ Il Comune dovrà utilizzare per la costruzione dei nuovi quartieri i terreni di proprietà pubblica. Per la progettazione dei quartieri non si dovranno pagare famosi e costosi architetti, ma bandire concorsi fra giovani architetti e istituti universitari di architettura e urbanistica, in questo modo non si pagano terreni, concessioni, tasse e progetti. Si possono abbattono invece i costi di costruzione in maniera radicale”.

 

 

MARCINELLE. Non bisogna dimenticare!

MARCINELLE. Non bisogna dimenticare!

Il Consigliere Comunale di FdI, Massimo Mariotti interviene sulla tragedia della miniera di Marcinelle in Belgio, della quale l’8 agosto prossimo  ricorre il 66mo anniversario.

«Un autorevole settimanale italiano, pubblicato in Belgio nei primi anni del dopoguerra, riportava l’annuncio della tragedia di Marcinelle con un titolo su otto colonne laconico nella sua drammaticità: “Al Bois du Cazier tutti morti a 1035!”. Una notizia agghiacciante che provocò un brivido di terrore nell’opinione pubblica mondiale e in particolare in quella di casa nostra, visto che il numero di morti italiani era il più alto. Dei 262 minatori europei deceduti, ben 136 provenivano dall’Italia, fra questi 8 dal Veneto, uno di questi, Giuseppe CORSO, da Verona» afferma Mariotti, che negli anni scorsi gli fece intitolare una strada nel Comune di Verona, dove ogni anno viene ricordato con una Cerimonia alla presenza di Autorità Istituzionali e rappresentanti delle Associazioni dell’Emigrazione Veneta.

«Il 23 giugno 1946 l’Italia firmava un accordo bilaterale scandaloso con il Belgio che prevedeva l’invio settimanale di duemila operai in cambio di duecento chili di carbone per ogni giornata lavorativa di ciascun minatore italiano. Con l’accordo veniva sancita una tacita “deportazione economica” in cambio di un lavoro. Un baratto ignobile siglato da governi del tempo, messo sotto accusa dieci anni dopo dalle vittime di Marcinelle che gridavano vendetta perché, sempre in Belgio, non si contavano ormai i morti italiani Caduti nelle miniere.» prosegue Mariotti.

«Complessivamente sono stati 867 gli italiani periti nelle miniere del Belgio. Una cifra significativa, emblematica,  uno stillicidio di sofferenza per i nostri emigranti continuato per decenni e vissuta sulla pelle delle loro famiglie in Italia, senza che nessuno nei palazzi romani si scomponesse».

A Marcinelle, l’Onorevole Mirko TREMAGLIA ebbe a dichiarare in uno dei tanti pellegrinaggi effettuati in silenzio: «Così è finito il sogno di chi, piangendo, lasciava la terra per cercare, nel durissimo lavoro, la soluzione di chi in Patria non trovava occupazione. La memoria storica di quanto è accaduto deve far rivivere, davanti a noi, non solo le immagini di quel giorno spaventoso, ma deve costituire la stella polare di chi, su quel grande sacrificio, vuole costruire una nuova società».

«Vi è il sacro dovere di rispettare a tutti i costi il lavoro, che deve essere il protagonista di una nuova politica di sicurezza, di partecipazione e di giustizia sociale, dove nessuno possa imporre con il danaro il proprio tornaconto e dove i lavoratori, in collaborazione con i datori di lavoro, tornino ad essere i protagonisti del loro avvenire».

Queste parole, pronunciate in anni non sospetti sono l’essenza chiara e lucida di questa Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, come più volte dichiarato anche all’On. Piero Fassino affermando che «gli italiani all’estero sono un fattore di sviluppo per i Paesi di accoglimento e una ricchezza per l’Italia».

«La miniera maledetta del Bois du Cazier di Marcinelle rimane come monito per un domani migliore, un futuro più giusto di quello che milioni di italiani hanno dovuto conoscere e subire negli anni passati. – continua Mariotti – L’8 agosto deve essere un momento di riflessione per tutti, per porre fine ad ogni forma di vergognoso sfruttamento e di sottomissione, nel rispetto assoluto delle leggi, della giustizia sociale e della politica dei diritti negati per ogni lavoratore, da sempre rivendicata dentro e fuori dal Parlamento dal CTIM, Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, in ogni contrada del mondo, assieme alle storiche associazioni nazionali della nostra emigrazione».

«Il calvario degli italiani nel mondo rimanga da monito per tutti, anche nei momenti più difficili della nostra Patria che, come Nazione antica di civiltà vuole ricordare per mai più dimenticare» conclude Mariotti.