Il Segretario Generale della UGL a Verona per incontrare il consiglio provinciale e i tesserati

Il Segretario Generale della UGL a Verona per incontrare il consiglio provinciale e i tesserati

Paolo Capone, terzo da destra. Massimo Mariotti, quinto da destra.

Ieri, 30 agosto, il Segretario Generale UGL, Paolo Capone, è stato a Verona. Si è messo a disposizione per l’intera giornata a iscritti e simpatizzanti di quello che è ormai il quarto sindacato italiano. Massimo Mariotti, membro del consiglio ZAI,  ha organizzato questo incontro, molto importante per rafforzare la base e promuovere il tesseramento di nuovi soci.

Paolo Capone è nato a Roma nel 1961, ed è sposato con tre figli. E’ stato un militare nel Battaglione San Marco, in qualità di sottoufficiale paracadutista (pur soffrendo di vertigini) e, nel settembre 1982, fece parte con il contingente italiano per la missione “Libano 2” a Beirut.

Attualmente impiegato presso alla BNL iniziò l’attività sindacale nel 1987, diventando segretario provinciale nella Cisnal Credito e poi nel Ugl Credito. In questa categoria si è specializzato nel suo percorso sindacale e. nel 1997, è diventato responsabile dell’Ufficio Formazione Quadri. Qui ha diretto le attività di formazione mirate ai più svariati aspetti dell’attività sindacale, anche attraverso la realizzazione di una collana di pubblicazioni sulla “Formazione Continua”: dalle norme sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro alle regole basilari della comunicazione, dagli approfondimenti sul diritto del lavoro. Grazie alla sua attività di formatore, Paolo Capone ha conosciuto direttamente la realtà di tutte le sedi territoriali e regionali dell’Ugl, entrando in contatto con i quadri sindacali, potendo quindi vantare una dettagliata conoscenza delle ramificazioni (e criticità) delle strutture sindacali.

Nel 2009 è stato eletto segretario generale della Federazione Ugl Sanità. Oltre a guidare la categoria in molte spinose vertenze che hanno travolto quel settore, Paolo Capone ha siglato il Contratto Nazionale di Lavoro con Aiop Rsa (Associazione Italiana Ospedalità Privata aderente a Confindustria), entrato in vigore il 1° gennaio 2011. In seguito alle dimissioni del ex Segretario Giovanni Centrella nel 2015, e dopo un breve reggenza di Geremia Mancini, Paolo Capone è stato eletto dal Consiglio Nazionale Segretario Generale della Confederazione Sindacale Ugl. Viene riconfermato nell’incarico dal Consiglio Nazionale del 29 agosto 2015 e dà inizio ad una stagione di rinnovamento dei quadri sindacali, dei rapporti istituzionali, delle relazioni con la politica e con il mondo sindacale internazionale.

Grazie a Capone sono stati risanati i conti del sindacato, che versava in uno stato prefallimentare. Ha terminato l’affitto nella vecchia sede, acquistando uno splendido edificio che rimarrà come bene immobile del sindacato. I conti con lui sono tornati in nero, e non in rosso come erano sempre stati prima della sua oculata gestione.

Era giunto in treno a Verona da Roma nella mattinata, assieme al fido Gianluigi Ferretti, che si occupa dei rapporti internazionali del sindacato e resta un volto notissimo a tutti gli italiani residenti all’estero, che ricordano ancora la sua lotta per il voto all’estero, condotta a fianco del suo mentore, l’On. Mirko Tremaglia.

Al Liston12, in Piazza Bra, si è prima tenuto un incontro con il direttivo provinciale veronese dell’UGL, durato circa un’ora e, durante il quale, a ciascuno è stato dato modo di esprimere suggerimenti e critiche.  Dopodiché siamo stati a cena con lui, presenti anche il collega Carlo Cardona del giornale il Serenissimo e il console onorario a Siviglia, José Carlos Ruiz Berdejo Sigurtà.

Abbiamo posto tre domande al Segretario Generale:

Il suo sindacato cosa sta facendo per attenuare la grave situazione energetica, dove si trova la soluzione di questo gravissimo problema?

La Commissione Europea pare accettare l’ipotesi di stabilire un ‘price cap’, ossia un tetto comune al prezzo del gas. Questo secondo noi va nella direzione giusta e rappresenta un segnale significativo per il nostro Paese. Tutti questi rincari sono insostenibili e vanno a togliere il pane dalla tavola dei lavoratori. Nell’ambito della Unione Europea vi sono paesi che perdono e altri che guadagnano da questa situazione. L’Olanda realizzerà un surplus stimato in più di 100 miliardi con gli extra profitti del gas. A tal proposito, come sindacato UGL, rivolgiamo alle forze politiche un appello alla responsabilità.

Come diceva prima ai delegati regionali, questo non è il momento di accuse e sterili polemiche, serve più unità nazionale.

Sì, è così. Non è il momento delle polemiche sterili e dei pregiudizi ideologici, occorre intervenire prontamente per affrontare l’emergenza, a tutela degli interessi nazionali e della coesione sociale. Al contempo, servono risorse a sostegno di un piano energetico che preveda l’incremento dell’estrazione di gas dai mari nel territorio italiano, e la ricerca e l’utilizzo di fonti alternative. Il nuovo governo dovrà affrontare una crisi senza precedenti che richiedono una visione strategica a lungo termine. L’adozione di un piano industriale per il Paese, la programmazione di politiche attive adeguate, la lotta alla disoccupazione giovanile aumentata al 23,1% nel mese di giugno, secondo i dati Istat; questi sono temi centrali che non possono essere derubricati a meri affari correnti, né ridotti a spot propagandistici a fini elettorali.

Come vien vista la UGL dalle altre sigle sindacali?

Veniamo convocati anche noi ai principali tavoli sindacali, perché, quando si parla del benessere dei lavoratori, le ideologie dovrebbero essere lasciate fuori dalla porta.

 

Angelo Paratico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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