Come togliere i blocchi di Ultima Generazione

Come togliere i blocchi di Ultima Generazione

Un consiglio agli automobilisti bloccati sulle strade da attivisti di Ultima Generazione.

Formare squadre di audaci, di 6/7 automobilisti.

Niente violenza verbale o fisica, ma semplici scappellotti. Quelli che i giovani seduti non hanno ricevuto dai propri genitori. Gli scappellotti vengono ancor oggi usati in Tibet e in India dai monaci per risvegliare i giovani in meditazione, ecco, anche da noi potrebbero risvegliare delle giovani coscienze assopite e plagiate.

 

25ma Fiera della Polenta a Vigasio. Dal 12 ottobre al 5 novembre 2023

25ma Fiera della Polenta a Vigasio. Dal 12 ottobre al 5 novembre 2023

 

Fervono i preparativi a Vigasio per la 25ma edizione della “ Fiera della Polenta”, manifestazione in programma presso gli impianti sportivi di via Alzeri dal 12 ottobre al 5 novembre. Confermata quindi la durata delle scorse edizioni con le 12 cucine impegnate a servire all’interno delle quattro tensostrutture 150 portate diverse, con una varietà di primi e secondi piatti, contorni, pizze e piadinerie che giustifica ampiamente la definizione di fiera gastronomica più grande d’Italia. Una manifestazione che coinvolge molte associazioni locali per un totale complessivo di 300 persone. Da segnalare a questo riguardo che presso la sede di Vigasio Eventi in Corso Vittorio Emanuele 50 si raccolgono le adesioni dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 consegnando la fotocopia della carta di identità.” In questi giorni stiamo predisponendo il programma degli spettacoli che per questa edizione saranno in calendario tutti i giovedì, venerdì, sabato e domenica”, spiega il presidente di Vigasio Eventi Umberto Panarotto, organizzatore della kermesse. “ Confermate anche le cene a tema, una novità della scorsa edizione che hanno riscosso notevole successo, coinvolgendo nuovamente alcuni locali tipici che andranno a valorizzare gli abbinamenti con la polenta. Quest’anno saranno sei, nel ristorante all’interno della fiera, ogni lunedi e martedì”. Per quanto riguarda gli spettacoli confermato il festival nazionale del country, gli appuntamenti musicali con il liscio, concerti, danza, commedie, drag queen, cori, mostra di auto e moto d’epoca, la sesta edizione della Vigasio Drift show con la acrobatica 75, la tradizionale lotteria ogni lunedì e martedì.

Prologo della manifestazione la seconda edizione di “ Sinfonie di Polenta”, in programma domenica 1 ottobre a pranzo in Piazza Papa Luciani,  che prevede tre portate con degustazioni, oltre alla classica sbrisolona di polenta e zaletti, con prenotazioni a partire  da fine luglio. Rispetto all’edizione inaugurale di due anni fa, che aveva fatto registrare in poco tempo il tutto esaurito, i posti saliranno da 300 a 500 proprio per soddisfare la grande richiesta di partecipazione.

La UE dichiara guerra agli obesi

La UE dichiara guerra agli obesi

 

Questa è una notizia che stupirà molti. Il deputato irlandese John Bibby, appartenente alla sinistra ecologista europea, avrebbe già depositato una proposta di legge al Parlamento Europeo per limitare il peso di noi cittadini.

Secondo il suo progetto, nella legge verranno inserite delle tabelle grazie alle quali verrà stabilirà il peso permesso, in relazione all’altezza e all’età. La logica di queste limitazioni consisterebbe nel contenimento dei consumi di acqua, grano, verdure e carne, risorse tutte in rapido esaurimento, secondo gli scienziati del IPCC e allo stesso tempo per contenere la quantità di metano che immettiamo nell’atmosfera, con la flatulenza. Pare che l’emissione di metri cubi di gas dipenda in maniera proporzionale dalla circonferenza del nostro ventre. Inoltre, parte del cibo e delle bevande alcooliche in eccesso, birra e vino,  verranno donate ai Paesi del terzo mondo. Inoltre, le spese mediche generali caleranno, secondo le stime, del trenta per cento.

Dunque, la Comunità Europea pare intenzionata a scatenare una guerra senza quartiere contro agli “obesi”, con una serie di multe che colpiranno tutti coloro che usciranno al di fuori dai margini imposti nelle tabelle, già studiate da nutrizionisti e da medici. Pare che tale legge verrà discussa e quasi certamente approvata entro la fine dell’anno corrente.

Stranamente pochi accennano ai trascorsi piduisti di Maurizio Costanzo (tessera P2 1819)

Stranamente pochi accennano ai trascorsi piduisti di Maurizio Costanzo (tessera P2 1819)

Nella massoneria, come in ogni società, si trovano galantuomini e farabutti. La P2 di Licio Gelli fu qualcosa di molto diverso dalla tradizionale massoneria e fu, essenzialmente, una loggia deviata. Licio Gelli ebbe trascorsi fascisti, ma alla fine, dopo l’8 settembre, fece quasi certamente il doppiogiochista, collaborando sia con i nazisti che con i partigiani.

In questi giorni assistiamo alle meritate commemorazione di quel grande artista che fu Maurizio Costanzo, ma vengono mostrate solo le sue luci e non  le sue ombre. La sua appartenenza alla P2 è stata completamente dimenticata, come se si fosse trattato di una cosa da poco, di una piccola svista fatta da un uomo di buone intenzioni, ma poco attento.

Alcuni fra coloro che aderirono alla P2, effettivamente, fecero una leggerezza, ma nel caso di Costanzo la cosa appare più grave. I suoi contatti con il venerabile Licio Gelli furono molto stretti, e Costanzo ne trasse indubbiamente dei vantaggi professionali. In questi giorni è stata ricordata una intervista di Costanzo a Gelli, uscita sul Corriere della Sera cinque mesi prima che la perquisizione a Castiglion Fibocchi svelasse i nomi degli iscritti, tra cui lo stesso Costanzo.  Si tratta di una intervista che, a rileggerla oggi, fa impressione. La data di uscita di questa chiacchierata fra i due personaggi è il 5 ottobre 1980. All’epoca si sapeva dell’esistenza della Loggia massonica Propaganda 2 (poi sintetizzata in P2), ma ancora non si conoscevano le pericolose ramificazioni e tutti i nomi degli iscritti. Messa così l’intervista a Gelli diventa una chiacchierata tra “fratelli muratori”. Nel testo, tra l’altro, a Gelli viene chiesto “che cosa farebbe se fosse Presidente della Repubblica”, di fatto annunciando in anticipo i folli piani del Venerabile toscano. Il 17 marzo 1981 i giudici istruttori Giuliano Turone e Gherardo Colombo riuscirono ad assestare un colpo decisivo alla Loggia, con le perquisizioni a Castiglion Fibocchi. L’intervista del giornalista a Gelli è dunque precedente al ritrovamento delle liste e anche al rinvenimento del Piano di “Rinascita Democratica” avvenuta nel luglio dell’81 che pose la P2 come organizzazione parallela contraria all’ordine costituito e sancì l’espulsione di Gelli dalla massoneria “ordinaria”.

L’intervista a Gelli fu pubblicata sulle colonne di quel Corriere della Sera che in quei mesi veniva “espropriato” alla famiglia Rizzoli, da finanzieri senza scrupoli, tutti iscritti alla loggia P2, come Roberto Calvi. Un’operazione che minò il fisico di Angelo Rizzoli, incapace di ripagare le condizioni capestro che lo stesso Calvi gli aveva fatto sottoscrivere all’epoca della concessione del maxi-prestito triennale. Si dice, anche, che lo stesso Costanzo ambisse alla poltrona di direttore del Corriere, poltrona all’epoca occupata da Franco Di Bella (tessera P2 1887). Sta di fatto che questa intervista, facilmente leggibile in rete,  divenne il manifesto programmatico di uno stravolgimento dell’ordine costituito da parte di una delle figure più opache della storia repubblicana italiana, morto ad Arezzo nel 2015, a 96 anni.

Angelo Rizzoli disse alla commissione presieduta da Tina Anselmi sulla P2, “Posso dire che il giornalista Maurizio Costanzo entrò nel gruppo Rizzoli su precisa raccomandazione di Licio Gelli, il quale era in stretti rapporti col predetto e alla cui carriera mostrava di tenere particolarmente”. E poi, ancora: “Il Costanzo era un vero e proprio superprotetto del Gelli… Fu così che il Costanzo divenne dapprima direttore della “Domenica del Corriere”, poi dei servizi giornalistici della Tv privata della Rizzoli, poi ancora del quotidiano “L’Occhio”.

All’indomani dello scandalo, Costanzo venne allontanato dalla Rai, e trovò accoglienza nelle televisioni di Silvio Berlusconi (tessera P2 n° 1816). Dalla nascita del Costanzo Show a oggi le cariche di cui è stato titolare non si contano: tra le tante divenne nel ‘99 presidente di Mediatrade, società del gruppo Mediaset che si occupava di fiction, e più di recente nacque la società Maurizio Costanzo Comunicazione, società controllata al 50% da Costanzo e al 50 % da 21 Investimenti (oggi 21 Invest), la banca di affari di Alessandro Benetton. La Maurizio Costanzo Comunicazione è una società che si rivolge, appunto, al mondo della comunicazione, orientandosi in qualsiasi settore, dal mondo dello spettacolo, a quello dello sport, da quello della politica a quello dell’economia. La sua influenza, anche da morto, appare ancora molto forte, e forse questo spiega la deferenza  che gli viene mostrata, in televisione e sui giornali.

 

 

 

Palloni giapponesi sopra agli Stati Uniti

Palloni giapponesi sopra agli Stati Uniti

Pallone giapponese sul Michigan, nel 1944

Bang! il pallone cinese è stato abbattuto in South Carolina, e forse gli intenti della Cina erano, per ora, davvero collegabili allo studio delle correnti d’alta quota, forse come ballon d’essais… Ma questo genere di studi potranno essere usati per altri scopi, in futuro.

I giapponesi durante la II Guerra mondiale avevano usato queste armi, per innescare incendi in aree boscose degli Stati Uniti, ma a causa delle tecniche rudimentali utilizzate, fu un fallimento.

I palloni, con delle piccole bombe incendiarie attaccate, venivano lanciati in Giappone e andavano alla deriva sopra agli Stati Uniti. Ne trovarono uno impigliato in un albero e l’FBI arrivò per studiare lo strano aggeggio, era largo 3 metri e mezzo ed era  fatto con carta cerata. Una scritta sul pallone indicava che era giapponese e che era stato completato poche settimane prima in una fabbrica giapponese.

Quello a cui stavano assistendo era il tentativo del Giappone di portare la guerra sulla terraferma, negli Stati Uniti, lanciando palloni aerostatici carichi di bombe, affidandoli alle correnti sul Pacifico. Il Giappone lanciò circa 10.000 palloni di questo tipo, dal 3 novembre 1944 all’aprile 1945. Circa 300 di questi atterrarono negli Stati Uniti. Ognuno di essi trasportava due spezzoni incendiari e una bomba antiuomo da 10 chili.

Le uniche vittime di questi attacchi furono causate dalla tragica scoperta, il 5 maggio 1945, di un pallone bomba inesploso da parte di un piccolo gruppo in gita nella zona di Gearhart Mountain, nell’Oregon meridionale. Il reverendo Archie Mitchell e sua moglie, Elyse Mitchell, di Bly, in Oregon, portarono con sé cinque bambini. Mentre il reverendo parcheggiava l’auto, Elyse e i bambini gli dissero di aver trovato uno strano oggetto nel bosco. Lui gridò di fare attenzione ma fu troppo tardi. L’esplosione uccise sua moglie e i cinque figli, di età compresa tra gli 11 e i 14 anni.

L’Ufficio della Censura degli Stati Uniti chiese ai giornalisti di non riferire sugli incidenti dei palloni bomba, in modo che i giapponesi non sapessero che questi avevano raggiunto con successo la terraferma americana, e la richiesta fu sempre rispettata. Ma dopo le morti in Oregon, il Dipartimento della Guerra rilasciò una dichiarazione che descriveva le bombe a pallone, in modo che le persone che trovavano i detriti sapessero di non toccarli.

Continuarono a lanciarli dalla fine dell’estate del 1944 ma poi, a causa dell’oscuramento delle notizie negli Stati Uniti, i giapponesi non essendo a conoscenza del risultato degli attacchi, smisero di utilizzarli.

Tecnicamente, le bombe ebbero successo, ma i risultati furono minimi perché i palloni non potevano essere controllati. Inoltre li lanciarono soprattutto durante l’inverno e non nella stagione secca, quando gli incendi avrebbero potuto ampliare i danni.

Gli studenti giapponesi erano i principali operai che assemblavano quei palloni, realizzati laminando strati di fibre ottenute  da alberi di gelso. Gli ingegnosi palloni mantenevano un’altitudine di circa 10.000 metri durante la traversata del Pacifico; e una valvola di scarico del gas e un ciclo di caduta di sacchi di sabbia gli permettevano di alzarsi e abbassarsi, quando il gas si espandeva o si raffreddava.

La loro rotta era soggetta ai capricci del vento, il che li rendeva molto difficili da controllare. Erano anche sorprendentemente difficili da intercettare. Quasi 500 aerei statunitensi cercarono i palloni nel 1944 e nel 1945, ma solo due furono abbattuti sul Nord America.

Un tentativo di abbattere un pallone nel 1945 andò comicamente storto. Quando la USS New York, nel 1945, stava navigando verso Iwo Jima, l’equipaggio notò una sfera argentata che volava in alto e che sembrò seguire la corazzata per ore. Preoccupato che la sfera lucente potesse essere un’arma giapponese a pallone, il capitano ordinò di abbatterla. Dopo che i cannoni non riuscirono a colpirla, un navigatore capì che stavano cercando di abbattere il pianeta Venere.

Angelo Paratico

Nuova imbarazzante rivelazione di Harry, uno dei Corgi di Elisabetta morse la caviglia di Meghan

Nuova imbarazzante rivelazione di Harry, uno dei Corgi di Elisabetta morse la caviglia di Meghan

Una stupefacente rivelazione è stata fatta da Harry, intervistato da una stazione televisiva di Dallas, per promuovere il suo libro “Spare”.

Nel marzo 2020, Meghan Markle e il Principe Harry avevano incontrato la Regina Elisabetta II insieme a re Carlo III.

Quello fu  un  “il loro primo tentativo di riappacificazione fatto di persona”.

“La Regina è sempre stata meravigliosa con noi” ha detto Harry “Abbiamo fatto colazione insieme quella mattina e ha fatto un bellissimo regalo a Meghan: dei bellissimi orecchini di perle e di pietre preziose. Poi aveva una coperta che si mette sulle ginocchia per riscaldarsi, e faceva freddo e perciò le ha detto: Meghan, vieni qui, e mettila anche sulle mie ginocchia”.

Poi ha fatto una rivelazione che ha stupito tutti e che non appare nel suo libro intitolato Spare: “Il cane corgi della Regina, vedendola afferrare la coperta, ha cominciato a ringhiare e poi ha addentato la caviglia di Meghan, lei ha mandato un sommesso grido di dolore, ritirando la gamba. E’ stato subito chiamato subito il medico reale che ha medicato Meghan. I denti del piccolo cane avevano fatto ben poco danno ed è basato applicare acqua ossigenata e un cerotto”.

La stazione televisiva è stata inondata di chiamate, per esprimere supporto al piccolo quadrupede, che aveva mostrato molta prescienza.

 

 

Filippo Bernardini. Il ladro di manoscritti imprigionato a New York

Filippo Bernardini. Il ladro di manoscritti imprigionato a New York

Filippo Bernardini

Pare una storia presa da un film di Tornatore, o la reincarnazione del conte Libri, gran saccheggiatore di librerie, rinato nell’era digitale. Ma non è nulla di tanto romantico, quanto piuttosto un episodio di cronaca nera.

Filippo Bernardini ha ammesso di aver rubato più di 1.000 manoscritti prima della loro pubblicazione, molti dei quali scritti da autori di alto profilo. Per giungere al suo scopo l’uomo ha impersonato figure dell’industria editoriale per indurre le persone a consegnare le opere. Ha avuto così tanto successo grazie alle sue conoscenze interne al settore, essendo stato un dipendente dal gigante dell’editoria Simon & Schuster a Londra. Bernardini, che oggi ha 30 anni, si è dichiarato colpevole di frode in un tribunale di New York, ma il suo movente non è mai stato chiarito. A parte la follia, egli contava di poter in futuro vendere a caro prezzo le copie sulle quali riusciva a mettere le mani, sia telematiche che cartacee. Basti notare l’importanza e il possibile costo, con le ristampe, anastatiche e critiche, del manoscritto originale di 1984 di Orwell, con le sue correzioni autografe, per capire quanto sia importante il  manoscritto di un grande best seller.

Per raggiungere il suo scopo criminale Bernardini ha registrato più di 160 domini internet falsi a partire dal 2016. Sebbene l’italiano lavorasse presso Simon & Schuster, non c’è stato alcun accenno di colpa nei confronti della casa editrice per la quale lavorava, che non è mai stata chiamata in causa.

Non risulta che i manoscritti siano stati diffusi su internet, né che siano state fatte richieste di riscatto. La confessione di Bernardini, che è stato arrestato dall’FBI nel gennaio del 2021, sembra spiegare un mistero che ha sconcertato il mondo letterario per anni, con Margaret Atwood, Ian McEwan e Sally Rooney tra i romanzieri presi di mira.

Agenti, editori e giudici del Booker Prize sono stati tutti vittime di truffe di phishing da indirizzi e-mail dall’aspetto ufficiale leggermente alterato, con la richiesta di manoscritti di opere di autori tra cui la vincitrice del Booker prize Margaret Atwood. In un’intervista rilasciata a The Bookseller nel 2019, la Atwood ha confermato che ci sono stati “sforzi concertati per rubare il manoscritto” del suo libro The Testaments prima che venisse pubblicato.” C’erano parecchie  e-mail fasulle di persone che cercavano di rubare anche solo tre pagine, o qualsiasi cosa”, ha detto.

Ora Bernardini rischia un  massimo di 20 anni di carcere, a seconda del grado di cooperazione che offrirà alle autorità americane, per spiegare le sue intenzioni e dove ha nascosto il suo tesoro letterario, fatto di testi sui quali era riuscito a mettere le sua avide mani.

 

Il pericolo creato dalle Camere d’Eco

Il pericolo creato dalle Camere d’Eco

Un confronto tra diverse piattaforme di condivisione mostra che gli utenti tendono a riunirsi in gruppi i cui membri hanno opinioni simili, e che la polarizzazione è maggiore quando i criteri di presentazione dei contenuti non possono essere facilmente modificati.
Michele Travierso

I social network sono spesso accusati di incoraggiare la polarizzazione e di ampliare le contrapposizioni ideologiche, ma questo effetto è stato raramente studiato in dettaglio. Ora uno studio su Proceedings of the National Academy of Science mostra come piattaforme diverse favoriscano diversi livelli di segregazione nelle loro comunità online, a seconda dei loro algoritmi di feed e delle modalità di interazione1. I ricercatori, guidati da Walter Quattrociocchi dell’Università La Sapienza di Roma, hanno analizzato più di cento milioni di contenuti – post, ma anche interazioni come like, commenti e condivisioni – su argomenti controversi come l’aborto, le vaccinazioni, il possesso di armi e le elezioni presidenziali statunitensi. I contenuti provenivano da quattro piattaforme social: Facebook, Twitter, Reddit (uno dei siti web più popolari al mondo) e Gab, simile a Twitter e popolare tra gli estremisti di destra.

I ricercatori hanno cercato prove dell’esistenza di echo chambers, o “camere d’eco”, definite come ambienti online in cui le opinioni degli utenti vengono rafforzate dal fatto dall’interazione con fonti di informazione che hanno lo stesso orientamento. Le descrizioni precedenti delle echo chambers erano per lo più qualitative, per cui il gruppo di ricerca ha dovuto introdurre una definizione quantitativa, basandosi su due dimensioni: l’orientamento di ogni utente su un determinato argomento, e le interazioni dirette tra gli utenti. I ricercatori hanno utilizzato metodi leggermente diversi su ciascuno dei quattro social network per misurare la tendenza politica degli utenti (i ‘mi piace’ per Facebook, i link a specifiche testate giornalistiche per Twitter, Gab e Reddit) e per ricostruire la rete di interazione (ad esempio, due utenti di Facebook venivano considerati collegati se c’era almeno un post commentato da entrambi). “Volevamo sapere se applicando la stessa definizione di echo chamber a ciascuna piattaforma avremmo osservato diverse dinamiche sociali”, afferma Quattrociocchi, professore di informatica. La risposta è stata sì.

Il gruppo ha riscontrato una maggiore segregazione su Facebook rispetto ad altre piattaforme, e una netta distinzione tra i social media con un algoritmo del feed modificabile dagli utenti (come Reddit) e quelli meno modificabili. Facebook, ad esempio, non offre una semplice opzione cronologica per visualizzare quanto condiviso dai contatti di un utente. Twitter consente di disattivare l’algoritmo scegliendo di vedere i tweet “più recenti”. Reddit e Gab funzionano in modo diverso, e il primo, in particolare, fa meno affidamento sugli algoritmi e offre agli utenti più libertà di decidere quali post vedere.

I ricercatori hanno anche simulato la diffusione delle informazioni sulle quattro piattaforme utilizzando modelli epidemiologici simili a quelli utilizzati per modellare la diffusione di COVID-19. I risultati confermano che, su Facebook e Twitter, gli utenti con un particolare orientamento di opinione hanno molte più probabilità di essere raggiunti da informazioni propagate da utenti con orientamento simile – e quindi diffonderle verso utenti simili. Su Reddit e Gab, questo effetto non è visibile. Ciò potrebbe indicare che questi social network sono meno inclini alle camere d’eco, o al contrario che le comunità di Reddit (“subreddit”) e Gab nel suo insieme sono di per sé delle echo chambers, con utenti politicamente più omogenei. “Ciò che abbiamo dimostrato è che le piattaforme con algoritmi di feed hanno un forte impatto sulle dinamiche di polarizzazione e segregazione”, afferma Quattrociocchi. Anche nella vita reale tendiamo a riunirci attorno a persone che condividono i nostri valori e i nostri interessi, ma gli algoritmi di feed tendono ad amplificare questa tendenza in modi che prima non erano quantificati.

 

doi: https://doi.org/10.1038/d43978-021-00020-x

Referimenti
M. Cinelli, G. De Francisci Morales, A. Galeazzi, W. Quattrociocchi, M. Starnini, PNAS 118, e2023301118, (2021).

Possiamo ancora credere nella Cina?

Possiamo ancora credere nella Cina?

Michael Santi

Anche meglio di Mao, superando Lenin, Xi Jinping sta metodicamente costruendo un culto intorno a sé. Spesso predicando una sorta di misticismo orientale, circonfuso da dottrine marxiste, egli beneficia dell’aura del maestro, che la Cina non ha mai smesso di glorificare dalla fine degli anni Settanta. Descrivendo Marx come “il più grande pensatore dell’umanità”, Xi e il Partito Comunista Cinese stanno di fatto lanciando un monito ai loro detrattori, chiamati a capire che la Cina e i suoi valori non saranno mai assorbiti o diluiti in un Occidente che considerano in declino. In realtà è il contrario, poiché l’accesso cinese al sistema e alle organizzazioni internazionali viene utilizzato come leva per spiegare e dimostrare alle nazioni stanche, di una certa arroganza occidentale, che esiste un’altra strada.

Poiché Xi e il Partito Comunista ritengono che il loro modello superi ampiamente tutto ciò che viene praticato nel mondo, mirano a far aderire “la razza umana” a una “comunanza di destino” riproducendo all’infinito – almeno sulla Terra – il proprio sistema, con l’aiuto di un progetto superiore che salverà l’Umanità. Questo messianismo cinese, che ovviamente prevede l’instaurazione di un autoritarismo di Stato, al di sopra del quale troneggerà un Partito Comunista onnipotente, non nutre altro che disprezzo per la democrazia perché – secondo Xi – “la governance globale è impossibile senza guidare il modo in cui le persone pensano”, secondo un documento recentemente diffuso dal Comitato Centrale Cinese. Questo credo comunista esorta a predare il libero mercato e il capitalismo per raggiungere una situazione di unificazione “organica” tra Stato e mercato, dove le diverse culture ed etnie siano chiamate a fondersi sotto a una leadership cinese, che dovrebbe omogeneizzare questo insieme eterogeneo. Pertanto, l’odio dei comunisti cinesi nei confronti dello stile di vita occidentale (largamente influenzato dal modello americano) non lascia loro altra alternativa che la “vittoria totale”, secondo la loro stessa espressione.

Tuttavia, i cinesi dovranno rivedere il proprio modello, per lo meno mettere seriamente in discussione i loro processi decisionali, poiché le misure pericolose e gli altri esperimenti decretati a partire dal 2020 hanno buone probabilità di ricordare alla memoria delle loro ambizioni sproporzionate la presenza di una gravità sul punto di riportarli sulla terra in modo brutale. Conflitti, recentemente accompagnati da brutalità poliziesche, virus fuggito da un laboratorio con disastrose ripercussioni universali, mercato immobiliare nazionale che crolla sotto al peso della loro goffaggine, caccia alle streghe contro i loro fiori all’occhiello tecnologici, PIL negativo, Stato carente: tanti shock che sarà molto difficile spiegare – non a un mondo esterno che ora guarda la Cina con divertito stupore – ma a un’opinione interna che batte i piedi o addirittura si sente soffocare. In ogni caso, il Partito Comunista Cinese dimostra – sia internamente che esternamente – che la sua onnipotenza e infallibilità erano solo dei miti.

Michael Santi

Visitate regolarmente il mio blog per conoscere gli ultimi sviluppi sulla geopolitica e sulla finanza globale: https://michelsanti.fr/en

Trappole per turisti a Siracusa?

Trappole per turisti a Siracusa?

 

Siamo appena rientrati da una settimana in Sicilia, dove abbiamo girato in automobile, esplorando questa isola magnifica. Pensiamo che con una adeguata guida a livello regionale e comunale potrebbe trasformarsi nella Svizzera del Mediterraneo. Abbiamo ammirato monumenti straordinari e davvero il popolo siciliano è grande, cortese e ospitale.

Avevamo pubblicato un libro che documenta il sogno siciliano di una piena autonomia, scritto dal nostro Elio Insacco, medico inviato con l’esercito italiano in zone di guerra attorno al mondo, che ci ha ben preparati alla nostra visita. Abbiamo visitato la magnifica azienda vinicola “Principe di Butera”, a Butera, in provincia di Caltanissetta. Vino delizioso, e ambienti curatissimi, ma la strada per arrivarci ci ha ricordato certi angoli del Tibet, sia per via dei paesaggi che delle profonde buche!

Unico neo fra tante positive impressioni è stata una multa presa a Siracusa, che ci pare davvero bizzarra. Pare una trappola per turisti. Avevamo parcheggiato la nostra auto in Via Von Platen. A lato della strada erano indicati, in fila, rettangoli per i posti macchina. Un solo era disponibile con sotto uno sbiadito segno di passaggio pedonale. Dopo qualche esitazione abbiamo deciso di parcheggiare, pensando che il segno di parcheggio annullava il passaggio pedonale, altrimenti che significato avrebbe avuto quel rettangolo bianco stampato sopra?

 

Al ritorno del nostro giro, dopo tre ore, abbiamo trovato la multa, che abbiamo provveduto a pagare quella stessa sera. L’impressione è davvero che quella sia una trappola per turisti.