Massimo Mariotti ha incontrato il deputato rumeno Antonio Andrusceac

Massimo Mariotti ha incontrato il deputato rumeno Antonio Andrusceac

Massimo Mariotti, a destra.

Lo sviluppo dei rapporti tra Verona e la Romania è stato al centro dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in città tra l’on. Antonio Andrusceac, capogruppo nel parlamento rumeno del partito di destra, AUR, e il consiglie di Fratelli d’Italia, nel Comune di Verona, Massimo Mariotti, vice responsabile nazionale per il partito di Giorgia Meloni, del Dipartimento Italiani nel Mondo.

Tra le varie tematiche trattate durante il colloquio vi è stata la possibilità di un intervento da parte di professionisti e aziende veronesi, specializzate in particolare nel ramo del restauro e ripristino degli edifici.

“Penso ad esempio agli interventi che avete realizzato in seguito al terremoto in Abruzzo”, ha spiegato l’on. Andrusceac. Precisando che “noi, in Romania, possiamo disporre sicuramente di molta manodopera, ma i vostri tecnici possono aiutarci ad utilizzarla al meglio e a predisporre progetti in grado di valorizzare monumenti, strutture, edifici che come dicevo prima necessitano di interventi particolari”.

Mariotti ha assicurato, in questo senso, una fattiva collaborazione e il suo intervento diretto per coinvolgere le associazioni di categoria e i professionisti scaligeri interessati a operare in Romania. Mariotti ha aggiunto: “Numerosi sono i Comuni dell’area veronese gemellati con quelli rumeni, ma questa opportunità di sviluppare ulteriormente i rapporti economici, rappresenta sicuramente una grande occasione per rinsaldare i rapporti tra i due Paesi”.

L’on.Andrusceac, in occasione della sua visita in Italia, ha incontrato a Roma vari esponenti del Parlamento, accompagnato
dal presidente del Comites Romania, Gianni Calderone. Al Parlamento italiano, vista la fortissima presenza di immigrati rumeni, ha proposto “di rispettare questa comunità chiedendo che venga rappresentata nel parlamento, come d’altronde succede per la minoranza italiana in quello rumeno”.

Altro obiettivo della sua visita in Italia è stata “la possibilità di far studiare la madrelingua agli studenti rumeni, come accade per quelli italiani in Romania, pur molto meno numerosa, avendo come riferimento il Liceo Dante Alighieri”.

 

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