Gli orfani di Draghi in Parlamento sono ancora storditi per la botta ricevuta, ma si stanno riorganizzando per sopperire alla scomparsa del loro dragone. La loro autostima è a pezzi, si credevano i più furbi del reame, ma si sono fatti infinocchiare da Conte, Salvini, Meloni e Berlusconi. Li davano per addormentati e invece questi si sono mossi rapidamente e con passo felpato per far saltare il banco. Vi saranno conseguenze sul piano economico? Certamente sì, ma lo spettacolo sarà grandioso e impagabile. Parafrasando Kipling, possiamo dire che è meglio un anno di politica italiana che un intero ciclo dinastico del Kathay.
Ora gli orfani del drago si stanno rialzando e organizzando, e se davvero le elezioni si terranno il 25 settembre non hanno un minuto da perdere. Quel che resterà del 5Stelle primigenio finirà nelle mani di Di Battista e della Raggi e quindi perderanno quella sponda. E la destra ricompattata, dopo aver scaricato la Gelmini, Brunetta e qualche altro pezzo, si sta muovendo bene. La campagna del PD s’incentrerà su due pilastri: abbasso i fascisti (a 100 anni dalla marcia su Roma, e te pareva…) e abbasso la ducetta. Dunque argomenti assai sofisticati, giusto perché altri argomenti più intelligenti prima delle elezioni non ne troveranno.
Dunque, si dispongano i divani e si preparino i popcorn!