Dopo Teodolinda l’Italia avrà una reggente donna: Giorgia Meloni, che le somiglia.

Dopo Teodolinda l’Italia avrà una reggente donna: Giorgia Meloni, che le somiglia.

 

Le elezioni del 25 aprile 2022 hanno provocato vari scossoni, portando in Parlamento gente nuova. Il sistema elettorale noto come “Rosatellum” ha mostrato tutte le sue pecche, impedendo agli elettori di decidere da chi farsi rappresentare e precludendo al popolo di eleggere un proprio candidato. Questo è un meccanismo che non ha nulla di democratico. Eppure, in tutti questi anni, né i partiti di sinistra, né quelli di destra lo hanno cambiato. Infatti, per loro è un grosso vantaggio potersi scegliere i candidati, invece che farli scegliere al popolo. Questo alimenta sempre nuove disaffezioni, ma alle segreterie dei partiti va benissimo. Lo dimostra anche il fatto che non si è votato di lunedì mattina e, insulto scoperto da noi tutti ai seggi, per motivi di controllo la scheda viene gettata nella scatola da un responsabile di seggio, invece che dall’elettore. Che ci dovremo aspettare alle prossime elezioni? Un Kato (personaggio della Pantera Rosa di Peter Sellers) che ti aspetta dietro alla porta del seggio e che ti aggredisce, saltandoti sulla schiena e assestandoti due colpi di Karatè? Le emergenze per il nuovo governo sono tante e incombenti. La prima è il costo dell’energia, seconda è la scellerata guerra in Ucraina. Sono due grosse pietre che verranno gettate sul tavolo del prossimo Primo Ministro, che certamente sarà Giorgia Meloni.

Questa, in fondo, è la maggiore novità uscita delle ultime elezioni. L’ultima volta che una donna era stata a capo della nostra Italia era successo quattordici secoli fa, con Teodolinda, che a giudicare dai pochi ritratti esistenti, rassomiglia molto a Giorgio Meloni.

Teodolinda (Ratisbona, circa 570 – Monza, 22 gennaio 627) fu regina consorte dei Longobardi e reggente dal 616 al 624. Il vero capo dello Stato era il figlio Adaloardo (così come la Meloni regge il potere per conto di Mattarella). Perse il marito Autari, forse avvelenato, e si sposò con Agilulfo. Secondo Paolo Diacono, Agilulfo era molto prestante e un abile stratega; di ritorno da una spedizione bellica diede un bacio alla sua regina che stava banchettando e questa esclamò: “Ma perché baciarmi solo sulla bocca?”. Da ciò il sagace Agilulfo capì che da lui si voleva altro.

Ebbero un figlio maschio e lei governò una parte d’Italia per conto del figlio dalla capitale estiva dei Longobardi, Monza. Il figlio arrivò al potere ma fu deposto da un colpo di Stato e Teodolinda si ritirò a vita privata. Era molto popolare e veniva considerata una santa. Fu sepolta nel Duomo di Monza, dove ancora si trova il suo tesoro, fra cui la celebre Corona Ferrea. Si racconta che una sua maledizione abbia impedito, attraverso i secoli, di spostare quei tesori o di rubarli.

Angelo Paratico

 

 

One Reply to “Dopo Teodolinda l’Italia avrà una reggente donna: Giorgia Meloni, che le somiglia.”

  • Elvio Pedini Boni

    By Elvio Pedini Boni

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    Molto interessante

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