La distruzione della Biblioteca dell’istituto Matteo Ricci a Macao

La distruzione della Biblioteca dell’istituto Matteo Ricci a Macao

L’inondazione causata dal passaggio del tifone Hato, il 27 agosto scorso, sulla ex colonia portoghese di Macao, che si trova a un’ora di battello da Hong Kong, oltre che aver provocato ingenti danni e morti, ha causato la distruzione della biblioteca gesuitica del Istituto Matteo Ricci.

Un danno che è stato riportato da pochissimi giornali, nell’epoca digitale nella quale ci troviamo a vivere questa pare una cosa da poco.

Macao, passata alla Cina Popolare nel 1999, dietro la promessa di 50 anni di piena autonomia, fu il porto d’arrivo degli europei in Cina sino al 1841, quando i mercanti britannici si trasferirono nella vicina Hong Kong.

 

Istituto Matteo Ricci
Istituto Matteo Ricci

Se avete visto il celebre film del 1986 intitolato “Taypan” saprete di che stiamo parlando. Il gesuita maceratese Matteo Ricci (1552-1610), uno degli uomini più colti e intelligenti mai esistiti vi apprese la lingua cinese prima di muoversi, a piccoli passi, verso la capitale imperiale, Pechino.

 

Circa 25.000 fra libri e riviste sono stati sommersi dalle acque e perduti per sempre. Peter Stilwell, rettore dell’istituto Ricci, collegato alla Università Cattolica di Macao, stima che i danni alla biblioteca siano ingenti. Ha dichiarato che “Quando ci siamo resi conto delle dimensioni del tifone era già troppo tardi per correre ai ripari.”

 

Questa biblioteca era intitolata a Tomás Pereira, S.J. (1645-1708), un missionario a Pechino e amico del imperatore cinese Kang Xi (1662-1723) ed era alloggiata all’interno dell’Istituto Matteo Ricci. Avevano imballato questi volumi il 12 giugno scorso e poi li avevano riposti in una delle cantine del nuovo campus della Universidade de São José, con l’idea di renderli parte della biblioteca di quel istituto universitario.

 

Il nuovo campus della Universidade de São José, che ha aperto i cancelli quest’anno per la prima volta, si trova sulla Ilha Verde, una delle zone più colpite dal tifone. Li si voleva tenere in un posto sicuro e asciutto, ma le buone intenzioni dei curatori hanno causato la loro distruzione.

 

Questi libri, infatti, sono rimasti per tre giorni sommersi nell’acqua dolce mischiata a quella salmastra esondata della foce del fiume delle Perle che scende da Canton.

Secondo l’osservatorio meteorologico di Macao, il livello del mare era salito di 5 metri quando l’occhio del tifone era passato sulla città, cogliendo impreparati tutti gli addetti alla protezione civile che dal 1968 non affrontavano una tempesta tanto forte.

 

Peter Stilwell aggiunge che: “La cantina dove stavano le casse è contigua alla biblioteca, ma solo ora ci siamo resi conto che quello è stato un grosso azzardo. L’unico fatto che minimizza il nostro dolore è che, attraverso donazioni e acquisizioni, speriamo di poter sostituire tutti i libri. Perlopiù si tratta di libri di teologia, di storia macanese o che trattano delle interazioni fra occidente e oriente.”

 

Chiudiamo con una nota frivola. Fra quei libri si trovava anche una copia di un mio libro in lingua italiana, pubblicato da Mursia, sulla Pista Inglese nella morte di Mussolini, ma provvederò a donarne una nuova copia.

 

Angelo Paratico

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