Delle croci nei mosaici di Negrar?

Delle croci nei mosaici di Negrar?

La villa romana scavata a Negrar di Valpolicella ha rivelato dei mosaici magnifici. Di qui passava la via Claudia Augusta, la strada che collegava Verona con il Brennero e quindi con i territori delle odierne Austria e Germania. Il selciato della via Claudia Augusta è stato ritrovato in vari punti, in particolare nella zona di San Pietro in Cariano e anche vicino alla cantina Villa Benedetti, che ha rinunciato a 2000 metri quadrati di vigneto per permettere degli scavi.

La sua datazione è problematica, dato che è stata abitata e ricostruita attraverso i secoli su vari strati, si è trovata una moneta dell’imperatore Lucio Vero del II secolo dopo Cristo e altre tracce che la datano al III e IV secolo.

Gli scavi continuano e durante una recente visita, l’artista quinzanese Ridanio Menini ha notato un particolare dei mosaici finora sfuggito a tutti, dato che la credevano un semplice elemento architettonico.

Foto: Giorgio Carli

Menini ha notato la presenza di quella che pare essere una croce sopra al monte Calvario, forse opera di un anonimo schiavo-mosaicista convertitosi al cristianesimo.

2 Replies to “Delle croci nei mosaici di Negrar?

  • Luigi

    By Luigi

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    Grande Eridanio, osservatore perfetto!!

  • gaetano.zanotto@alice.it

    By gaetano.zanotto@alice.it

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    Ringrazio Te Angelo Paratico della descrizione e con piacere noto che l’ archeologia emana continuamente storia che va studiata e interpretato.
    Ridanio da osservato ci invita ad indagare, pur lontano dall’ esperto indica un suggerimento valido da tenerne conto, grazie a te che ne hai ampliato il significato.
    E penoso constatare che anche a Povegliano ci siano quattro case del periodo celtica per le monete trovate, ma con tasselli di mosaico del Periodo Romano. Pavimento formato da cotto che nell’ interno dell’ esagona forma è inserito un tassello di mosaico. Tutto questo che Ti ho descritto fa parte interessata di circa tre campi veronesi.
    Angelo la notizia è importante comunicarla, altrimenti non costruiamo il mosaico storico.
    Troviamo l’ oggetto e lo mettiamo in tasca, mentre andrebbe studiato tutto il territorio???
    Ti ringrazio Angelo Paratico scrittore e editore.

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