Un giorno atterra un’astronave extraterrestre a Central Park, New York. A bordo stanno dieci individui molto simili a noi, tutti di sesso maschile. Non mostrano di essere a noi ostili e raccontano di essere stati costretti ad abbandonare il loro pianeta, oltre la nostra galassia, perché prossimo a esplodere.
Vengono accolti con entusiasmo dai cittadini nuovaiorchesi, che li fanno sentire a casa loro, offrendo grossi benefici, scattano foto con loro, li invitano a cena.
Nei mesi successivi aumentano gli omicidi in città, ma di una piccola percentuale rispetto al totale e quindi non ci si fa molto caso. Un ispettore di polizia, molto caparbio, decide di indagare a fondo su alcuni di questi strani nuovi crimini e arresta un extraterrestre, che alla fine confessa di avere ucciso dieci umani. L’indagine si estende anche agli altri otto e si scopre che tutti hanno ucciso, per varie ragioni, decine e decine di uomini e donne. Uno solo ha seguito le legge e non ha fatto male a nessuno.
La cittadinanza chiede la loro espulsione in massa dal nostro pianeta, ma alcune organizzazioni benefiche si oppongono, dicendo che il 99% degli omicidi a New York sono causati da umani e dunque il problema non esiste. Il sindaco della metropoli è d’accordo con loro, aggiungendo che vanno aiutati a superare i loro shock. Dunque, vengono lasciati liberi e indisturbati.