PARTECIPATE SERVIZI AMBIENTALI CICLISTA INVESTITO DA NETTURBINO SERIT A ZEVIO, IL SINDACATO UGL: “IN QUELLA AZIENDA TURNI ESTENUANTI CHE PORTANO A TRAGEDIE COME QUESTA, VOGLIAMO CHIARIMENTI”.

PARTECIPATE SERVIZI AMBIENTALI CICLISTA INVESTITO DA NETTURBINO SERIT A ZEVIO, IL SINDACATO UGL: “IN QUELLA AZIENDA TURNI ESTENUANTI CHE PORTANO A TRAGEDIE COME QUESTA, VOGLIAMO CHIARIMENTI”.

Verona, 15 aprile – Il sindacato UGL con una nota entra nel merito del tragico incidente accaduto
ieri pomeriggio a Zevio, in provincia di Verona, dove un autista della Serit, azienda di proprietà di
AGSM – AIM che si occupa dei servizi per l’igiene urbana in oltre 50 comuni della provincia, ha
tragicamente travolto e ucciso con un mezzo della Serit un ciclista.
“Il nostro pensiero per questo terribile dramma– commenta Giuseppe De Siati, Segretario
Provinciale di Verona e reggente Regionale Veneto di UGL Partecipate Servizi Ambientali – va
innanzitutto alla vittima e ai suoi familiari. Ma anche al lavoratore coinvolto che, al di là degli
sviluppi legali su cui la magistratura farà chiarezza, dovrà convivere per il resto della sua esistenza
con il peso di questa tragedia. Tragedia che però, forse, in una qualche misura si sarebbe potuta
evitare”.
“Come UGL infatti – spiega De Siati – sono mesi che denunciamo le numerose storture procedurali
interne a Serit. Nel mese di novembre dello scorso anno avevamo infatti chiesto e ottenuto un
incontro con la dirigenza dell’azienda, per avere delucidazioni su alcuni precisi temi, come i carichi
di lavoro eccessivi, la mancanza di sicurezza dei mezzi, la grave situazione di personale
sottostimato in relazione ai servizi in essere”.
“In particolare – prosegue De Siati – in occasione di quell’incontro avevamo chiesto a Serit
chiarimenti sull’abnorme monte ore di straordinari accumulati dai lavoratori. Il contratto per questa
tipologia d’impiego prevede infatti un turno lavorativo di 6 ore e 20 minuti. Orario che in Serit è
prassi sforare ogni giorno di molte ore, con autisti che arrivano a fare quasi un doppio turno. E’
ovvio che a dare il limite del turno fissato dal contratto non è solo un criterio economico, ma prima
di tutto un criterio di sicurezza: con turni notturni che iniziano tra le 3.00 e le 4.00 del mattino, un
autista non può e non deve essere alla guida dello stesso mezzo pesante alle 16.00 del pomeriggio,
ovvero quasi 12 ore dopo”.
“Ed è esattamente questo – conclude De Siati – che vorremo capire: da quante ore stava guidando
quell’autista? A che ora aveva timbrato? Gli era stato chiesto di fare un ulteriore turno dopo quello
notturno? Cosa aspetta Serit a rimodulare le proprie procedure affinché i suoi lavoratori non siano
costretti a turni estenuanti che, come questa tragedia mostra, mettono a repentaglio la sicurezza
degli autisti e di tutti quanti noi? Alla luce di questo terribile fatto, attendiamo risposte”

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