Non è vero che bere il vino provoca il cancro. Altra bufala modernista

Non è vero che bere il vino provoca il cancro. Altra bufala modernista

L’aquavite, come un tempo si chiamavano le bevande contenenti alcool, promuove la vita e il buon umore, inducendo al benessere, fisico e mentale. Qualcuno lo chiama schiacciaffanni proprio per questo motivo. Inoltre, può certamente avere effetti positivi sul funzionamento del cuore.La vita, a volte, somiglia alla guerra in trincea e se a un certo punto dobbiamo saltare fuori per partire all’attacco, cosa vorremmo bere? Una Perrrier o un bicchiere di grappa?

Da un po’ di tempo in televisione, il dottor Garattini (che vende farmaci) e la dottoressa Viola (orfana del covid) vanno dicendo che non vogliono più regalare una bottiglia di vino perché causerebbe il cancro e che il futuro sarà nel vino senza alcool.

Il cancro allo stomaco è la seconda causa di morte per cancro nel mondo. Già si sospettava un legame tra consumo di alcol e rischio della malattia, ma i molti studi epidemiologici condotti su questo aspetto avevano dato risultati contraddittori. Per chiarire questa associazione si è fatto ricorso ad uno studio prospettico, utilizzando i dati dell’European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC), che includevano 444 casi di adenocarcinoma gastrico primario. E’ stato considerato il rischio (hazard ratio, HR) di cancro allo stomaco  rispetto al consumo giornaliero di alcool espresso in grammi, tenendo conto dello status di fumatore, della posizione del tumore (cardias o sedi diverse dal cardias) e della caratterizzazione istologica (di tipo diffuso o intestinale). In un sottogruppo di partecipanti i risultati sono stati corretti anche rispetto alla presenza o meno dell’Helicobacter pylori.

Si è visto che i forti bevitori rispetto ai consumatori moderati (≥60 g contro 0.1–4.9 g/die) avevano un maggiore rischio di sviluppare il tumore (HR: 1.65; 95% CI: 1.06, 2.58), mentre i consumatori moderati (<60 g/die) non lo avevano. In generale un drink, come una birra o un bicchiere di vino, corrispondono a circa 14 g di alcol. Inoltre, è emersa una associazione positiva per la birra (≥30 g/die; HR: 1.75; 95% CI: 1.13, 2.73) ma non per il vino o i superalcolici. L’associazione è stata osservata principalmente per i forti bevitori e limitata alla localizzazione non cardiaca e alla tipologia intestinale, mentre non è emerso un trend lineare tra rischio ed effetto dose. Chiaramente tutto dipende dalle dosi: esistono persone affogate in botti di vino ma nessuno è affogato in un bicchiere di vino.

I ricercatori hanno quindi dimostrato che i forti bevitori, soprattutto di birra, risultano associati a un maggiore rischio di cancro allo stomaco.

 

Fonte:

Alcohol consumption and gastric cancer risk in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC) cohort. Duell EJet al. Am J Clin Nutr. 2011 Nov;94(5):1266-75. Epub 2011 Oct 12.

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