Perché Zelenski ci è così antipatico?

Perché Zelenski ci è così antipatico?

 

 

Il presidente ucraino Zelensky fu eletto con una piattaforma elettorale nella quale egli prometteva uno stabile accomodamento e la pace con la Russia. Non ha realizzato questo programma, a quanto pare, ma il suo contrario: l’Ucraina giace in rovina. Certo, l’invasore è Putin, non Zelensky, ma Putin aveva ammassato migliaia di carri armati alla frontiera con l’Ucraina e si era mosso in modo minaccioso. A un certo punto i servizi segreti statunitensi informarono Zelensky che i russi avrebbero lanciato un’invasione, ma egli disse che ciò era impossibile.

Se Zelensky fosse stato meno stupido e avesse avvertito il pericolo reale che l’invasione ci sarebbe stata davvero, avrebbe potuto manovrare in maniera diversa a livello internazionale, invece di ignorare il pericolo. Si dice che per litigare bisogna essere in due. Forse sarebbe bastato dichiarare pubblicamente che non sarebbero mai entrati nella NATO e che non avrebbero mai più compiuto manovre congiunte con la NATO (ne hanno tenute ben 3 nel 2021). Come ulteriore rassicurazione avrebbe potuto accettare la cessione della Crimea, una regione che con l’Ucraina c’entra come i cavoli a merenda, ma per la quale i russi hanno combattuto varie guerre nei secoli passati, una anche contro i piemontesi, mandati da Cavour. La decisione di collegare la Crimea all’Ucraina fu presa da Kruscev, per incomprensibili motivi, in un periodo in cui l’Ucraina era parte dell’Unione Sovietica e nel quale tutti pensavano che sarebbe durata per mille anni.

L’Ucraina non potrà mai battere la Russia e dato che, di solito, i russi vincono le loro guerre in inverno, è probabile che il martellamento delle posizioni ucraine durerà ancora a lungo e verrà seguito da un attacco russo a tenaglia, forse anche con il coinvolgimento della Bielorussia, che chiuderà in una sacca Kiev. Così, quando l’Ucraina sarà ridotta in un gigantesco cumulo di macerie, Zelensky o chi per lui, dovranno comunque sedersi a un tavolo e accettare la resa.

Questa guerra pare una ripetizione dell’inizio del II conflitto mondiale, quando Chamberlain diede un assegno in bianco alla Polonia, a quel tempo guidata da uomini che non fecero abbastanza per fermare Hitler, credendo di potergli tenere testa e si fecero forti della bancabilità dell’assegno che portavano in tasca. L’assegno lo mandarono all’incasso e la Gran Bretagna e la Francia furono costrette a onorarlo. Il maldestro tentativo di Zelensky di addossare la responsabilità alla Russia, per il missile caduto in Polonia, dovrebbe aprire gli occhi di tutti coloro che non vogliono veder morire i propri figli per Danzica.

Angelo Paratico