Se davvero le prossime elezioni per il parlamento francese non daranno, come dicono le previsioni, una chiara maggioranza al partito della Le Pen, allora, governare la Francia diventerà difficile.
Non tutti sanno che una situazione simile si era già presentata durante il cosiddetto “colpo di Stato del 16 maggio 1877” con il maresciallo Mac Mahon, Duca di Magenta, come Presidente della III Repubblica al posto di Macron.
La crisi politica e istituzionale della Terza Repubblica vide il presidente contrapposto alla maggioranza repubblicana della Camera dei Deputati. La crisi scoppiò il 16 maggio 1877 quando Mac Mahon scelse come premier una figura che s’identificava con le sue idee politiche, ma non con quelle della Camera. Lo stallo durò fino al dicembre 1877, quando il Presidente riconobbe la sua sconfitta politica e si piegò alla volontà della Camera. A rendere la crisi di tale portata fu il fatto che la Terza Repubblica era appena nata e suscettibile di una restaurazione monarchica, se l’eterogeneo gruppo di bonapartisti, orleanisti e borbonici si fosse unito. I repubblicani, che erano sembrati un’opzione radicale, divennero invece la norma moderata per i successivi sette decenni e i poteri esecutivi del Presidente della Repubblica si ridussero.
Per quei sette mesi del 1877, la tensione nel Paese fu alta, esacerbata dalla recente e violenta esperienza francese di rivoluzione e reazione.
La Francia di oggi è tormentata dall’incertezza, dalla frustrazione e da una tensione palesemente crescente, sullo sfondo delle agitazioni dei gilets jaunes, degli scioperi e delle rivolte, cosa accadrà? La domanda, allora come oggi, è: potrà reggere?
Lunedì scorso, Emmanuel Macron ha evocato la sorprendente possibilità di una “guerra civile” dopo le prossime elezioni. Potrebbe essere un’altra trovata del suo “progetto paura”, ma si spera che non sia un preambolo per invocare i poteri di emergenza previsti dall’articolo 16 che consentirebbe al Presidente di governare per decreto, come un dittatore. Sarebbe meglio che Macron seguisse l’esempio del suo predecessore, in duca di Magenta e rassegni le dimissioni.