Le piramidi peruviane sono più antiche di quelle egizie

Le piramidi peruviane sono più antiche di quelle egizie

 

Considerata la culla della civiltà delle Americhe, la Città Sacra di Caral-Supe è un sito archeologico che risale a più di 5000 anni fa, situato su un’arida terrazza desertica, che si affaccia sulla verde valle del fiume Supe, in Perù. La Città Sacra di Caral-Supe è un complesso di piramidi e corti circolari sepolte scoperto solo nel 1948.

La Città Sacra di Caral-Supe ospita uno straordinario complesso di architettura monumentale antica costruito intorno al 2600 a.C., all’incirca nello stesso periodo della prima piramide egizia. Gli archeologi ritengono che Caral sia uno dei più grandi e sofisticati centri urbani fondati dalla prima civiltà conosciuta dell’emisfero occidentale. Con una base di dimensioni pari a circa quattro campi da calcio, la piramide più grande, nota anche come Pirámide Mayor, è alta quasi 30 metri. Il sito è stato stimato tra i 4.000 e i 5.000 anni, grazie alla datazione al radiocarbonio del materiale organico, il che rende la sua costruzione antica almeno quanto la Piramide a gradoni di Saqqara, la più antica piramide conosciuta dell’antico Egitto.

Grazie a questo sorprendente ritrovamento, Caral è oggi una delle più antiche città antiche conosciute dell’emisfero occidentale. Da tempo si pensa che il Perù costiero sia una delle sei culle riconosciute della civiltà umana e le nuove scoperte archeologiche continuano a far slittare le date della “cultura madre” della regione. Per contestualizzare la situazione, la città di Caral-Supe fiorì nello stesso periodo in cui gli Egizi costruivano le loro piramidi. La complessità della società di Caral come stato sociopolitico si riflette nella struttura e nell’architettura della città, mentre i manufatti scoperti nel sito, come il quipu (lo stesso sistema di nodi che gli Inca utilizzarono in seguito per memorizzare le informazioni), dimostrano l’influenza di questa particolare civiltà sulle civiltà andine successive. La progettazione delle componenti architettoniche e spaziali della città è magistrale e i monumentali tumuli a piattaforma e le corti circolari incassate sono espressioni potenti e influenti di uno Stato consolidato.

Caral è stato il primo di oltre due dozzine di siti completamente scavati lungo la costa centrale del Perù, nota come regione del Norte Chico. Gli archeologi ritengono che i siti riflettano collettivamente il primo nucleo di civiltà delle Americhe, esistito dal 3000 al 1800 a.C. e in apparenza non influenzato da fattori esterni. Fiorì oltre 4.000 anni prima dell’inizio del potente Impero Inca.

Il disegno della città e alcuni dei suoi componenti, come le strutture piramidali e le residenze d’élite, mostrano chiaramente indicazioni di attività cerimoniali, a testimonianza di una potente influenza religiosa. A Caral non è stata trovata alcuna traccia di guerra: niente merli, niente armi, niente corpi mutilati. I ritrovamenti suggeriscono che si trattava di una società pacifica, basata sul commercio.

Nel 2009, la città di Caral-Supe è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per la rappresentazione ancora visibile dell’architettura e dell’urbanistica tardo-arcaica, per la cultura altamente sviluppata e complessa che l’ha abitata e per l’influenza che ha avuto sulle successive civiltà andine.

Foto di copertina: Città sacra di Caral-Supe (Perù). Christopher Kleihege

Articolo tratto da Arkeonews

 

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