La provocazione di Nancy Pelosi mette a rischio la pace e la stabilità della Cina, non di Taiwan

La provocazione di Nancy Pelosi mette a rischio la pace e la stabilità della Cina, non di Taiwan

Taiwan, nota come R.O.C. (Republic of China) ai taiwanesi, era chiamata Formosa dai primi viaggiatori europei che ci misero piede, essendo una “formosa” isola. Nel 1895 fu ceduta dalla Cina imperiale al Giappone, a causa di un trattato seguito a una loro sconfitta militare.

Il generalissimo Chan Kai-shek (1887-1975) persa la Cina continentale ai comunisti cinesi, nel 1949, si ritirò con le sue forze restanti del KMT a Taiwan. I leader comunisti cinesi hanno da allora carezzato l’idea di riprendersela, ma grazie alla protezione offerta dagli USA non hanno mai osato farlo, anche quando nel 1979  Washington chiuse la propria ambasciata a Taipei per portarla a Pechino. Vi sono state grosse crisi e cannoneggiamenti ma finché Taiwan non dichiarerà l’indipendenza questa invasione cinese non la vedremo mai.

I media italiani raccontano che in caso di guerra con Taiwan il mercato dei componenti elettronici cadrà a pezzi, dimenticano di notare che le menti sono a Taiwan ma i muscoli stanno in Cina. Per esempio tutti i telefonini Apple (e non solo quelli) vengono prodotti in Cina, ma la proprietà e l’alto management di queste ditte è taiwanese. Inoltre, crediamo che risiedano circa 300.000 taiwanesi in Cina, tecnici con le loro famiglie, che verrebbero subito arrestati e usati come ostaggi.

Taiwan ha una popolazione che supera di poco i 23.500.000 ma sappiamo per esperienza personale che è gente tostissima, ben più degli ucraini! Se la Cina tenterà un’invasione potrebbe spezzarsi i denti e gli artigli e poi andare verso una destabilizzazione del proprio regime, dato che molti cinesi hanno parenti a Taiwan e ammirano quella società che i taiwanesi si sono tenacemente costruiti.

L’esercito di Taiwan è relativamente piccolo ma organizzatissimo e molto agguerrito. Conta circa 170.000 soldati in servizio attivo (90.000 dell’Esercito; 40.000 della Marina, compresi circa 10.000 marines; 40.000 dell’Aeronautica). Addestra circa 120.000 riservisti all’anno, ma nel 2022 ha annunciato l’intenzione di aumentare questa quota a 260.000. L’armamento  è principalmente proveniente dagli Stati Uniti ma possiedono anche una industria della difesa nazionale in grado di costruire e aggiornare una serie di sistemi d’arma, tra cui imbarcazioni navali di superficie e sottomarini.

I maschi di età compresa tra i 18 e i 36 anni possono essere richiamati per il servizio militare, gli uomini nati prima del dicembre 1993 sono tenuti a completare il servizio obbligatorio per 1 anno (militare o civile); gli uomini sono soggetti a richiami di addestramento fino a quattro volte per periodi non superiori a 20 giorni per 8 anni dopo il congedo; le donne possono arruolarsi, ma sono limitate a ruoli di non combattimento nella maggior parte dei casi; nell’ambito della transizione a un esercito interamente volontario nel dicembre 2018, l’ultima coorte di militari di leva di un anno ha completato i propri obblighi di servizio. Le donne costituiscono circa il 15% dei militari in servizio attivo.

La legge statunitense sulle relazioni con Taiwan dell’aprile 1979 stabilisce che gli Stati Uniti forniranno a Taiwan armi di carattere difensivo e manterranno la loro capacità di resistere a qualsiasi forza o ad altre forme di coercizione che possano mettere a repentaglio la sicurezza, o il sistema sociale o economico, del popolo di Taiwan.

 

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