Il dottor Theodor Gilbert Morell (1886-1948) fu il medico personale di Hitler, e gli restò accanto fin quasi alla sua fine. Venne esautorato improvvisamente solo quando scoprirono che stava imbottendo Hitler di pillole a basa di cocaina e oppioidi. Non solo ma forniva al Fuhrer anche delle pillole da lui fabbricate contenti estratti delle feci di un contadino bulgaro. Morell si arricchì grazie alla sua vicinanza a Hitler ma venne poi considerato come un ciarlatano da strapazzo, un impostore che, fra l’altro, tramite un suo sottoposto medico, il dottor Zacharie, vigilava sulla salute di Benito Mussolini.
Solo di recente è emerso che, tutto sommato, le sue pillole a base di sterco possono avere un benefico effetto su certe funzioni corporee.
I microbi che popolano il tratto gastrointestinale umano (GI), chiamato microbiota, hanno effetti profondi sul raggiungimento e il mantenimento della buona salute. Ogni giorno, gli scienziati scoprono più modi in cui il microbiota intestinale può migliorare o danneggiare il benessere. Ora c’è la prova che il trapianto di microbi fecali da topi più giovani in topi più vecchi può invertire i cambiamenti negativi legati all’età in alcuni organi. È possibile che il processo di trapianto fecale possa invertire l’invecchiamento negli esseri umani?
Il microbioma intestinale umano cambia con l’età. Alcuni di questi cambiamenti influenzano negativamente il metabolismo e l’immunità. Possono essere associati a disturbi legati all’età tra cui malattie GI, cardiovascolari, neurologiche, autoimmuni e metaboliche. Una ricerca dell’anno scorso ha mostrato come i trapianti fecali abbiano ripristinato la funzione cognitiva nei topi che invecchiano. Quest’ultimo studio degli scienziati del Quadram Institute e dell’Università dell’East Anglia in Inghilterra non fa che rafforzare le promettenti scoperte.
Nello studio, i ricercatori hanno dimostrato, nei topi, che il trapianto di microbiota fecale da topi più giovani a topi più vecchi può invertire i segni dell’invecchiamento nell’intestino, negli occhi e nel cervello. Al contrario, i trapianti fecali da topi più vecchi a topi più giovani hanno influenzato negativamente il cervello e la visione nei topi più giovani.
“Questo studio innovativo fornisce prove allettanti per il coinvolgimento diretto dei microbi intestinali nell’invecchiamento e il declino funzionale della funzione cerebrale e della visione, e offre una potenziale soluzione [per il declino legato all’età] sotto forma di terapia di sostituzione dei microbi intestinali”, dice Simon Carding, capo del programma di ricerca sui microbi intestinali e la salute presso l’Istituto Quadram, in una dichiarazione.
Il microbiota dei topi giovani, e i topi vecchi che hanno ricevuto trapianti di microbiota giovani, avevano anche più batteri benefici che sono stati precedentemente associati con buona salute sia nei topi che negli esseri umani. I ricercatori hanno analizzato i prodotti che questi batteri producono. Ci sono stati spostamenti significativi nel metabolismo dei grassi particolari e delle vitamine delle cellule infiammatorie nel cervello e nell’occhio.
“I nostri risultati forniscono ulteriori prove degli importanti legami tra i microbi nell’intestino e l’invecchiamento dei tessuti e degli organi di tutto il corpo”, dice il dottor Aimee Parker, del Quadram Institute. “Speriamo che le nostre scoperte contribuiscano in definitiva a capire come possiamo manipolare la nostra dieta e i nostri batteri intestinali per massimizzare la buona salute in età avanzata”.
I ricercatori stanno lavorando per identificare i componenti benefici del microbiota del giovane donatore e come i trapianti fecali influenzano gli organi lontani dall’intestino. Mettono in guardia sull’estrapolazione dei loro risultati direttamente agli esseri umani.