La caotica campagna elettorale per entrare a Palazzo Barbieri sta ormai volgendo al termine e non abbiamo dubbi sul risultato finale. Sboarina verrà riconfermato sindaco di Verona al primo turno, senza bisogno di ballottaggi, come abbiamo già scritto ( Il Sindaco Sboarina passerà al primo turno. Un nostro sondaggio lo dà al 63% – Giornale Cangrande).
Federico Sboarina verrà riconfermato grazie alla sua onestà, al suo bon ton e al suo savoir faire pur avendo dovuto governare in anni difficili a causa della pandemia e anche per l’emergenza bellica. Già possiamo prevedere le voci critiche che si leveranno sul candidato della sinistra, Damiano Tommasi. I cari compagni lamenteranno: ma chi lo ha scelto? Errore, non è neppure di Verona, non sa parlare, è un democristiano, è come avere una figurina Panini dei calciatori e via polemizzando. Ma lasciamo le polemiche di sinistra alla sinistra, contrariamente a quanto loro amano fare, non appena scorgono un accenno di divisione a destra.
L’ex sindaco Tosi continuerà a fare l’ex, e il sostegno di Forza Italia non gli servirà a nulla, anzi, la presenza di Licia Ronzulli a Verona il 9 giugno, ci è parso un vero e proprio “bacio della morte”.
Passeranno anche l’ex Senatore Paolo Danieli, ben conosciuto e rispettato a Verona, poi entreranno anche la Morgante e la Sandrin, perché la vittoria delle liste dedicate a Sboarina sarà netta, ma qui vorremmo rivelare per chi noi voteremo: per Massimo Mariotti.
Conosciamo Massimo Mariotti da un quarto di secolo. Un ex ufficiale carabiniere paracadutista che si è sempre mostrato attento ai bisogni dei veronesi, anche di quelli emigrati. Mariotti, una volta eletto, non smetterà di rispondere al telefono, come invece fanno tanti, che si tramutano da solleciti ascoltatori a tanti “io so io, e tu non sei un cazzo”.
Mariotti è sempre stato aperto ai confronti, aiuta chi può nel massimo rispetto delle leggi, ed è vicino a chi coltiva la Storia, attraverso i libri e, in generale, ama molto la cultura popolare. La sua freddezza, in caso di situazioni di rischio e pericolo, è leggendaria. “Massimo, la casa brucia!” e lui ti risponde: “Tranquillo, stanno arrivando i pompieri, li ho già chiamati. E mentre li aspettiamo, vuoi bere qualcosa?”.
In tutti questi anni non lo abbiamo mai visto tradire, non l’abbiamo mai visto mancare alla parola data o abbondonare un amico. Quando si trova ad amministrare un ente agisce con equità, pensando al futuro, non al passato e non al presente. Dunque, merita il nostro voto.
Angelo Paratico