Dario Franceschini restituisce alla Grecia un frammento del Partenone, prima esposto a Palermo

Dario Franceschini restituisce alla Grecia un frammento del Partenone, prima esposto a Palermo

 

 

Il “frammento di Fagan” sarà il primo pezzo rimpatriato delle sculture del Partenone disperse all’estero. L’opera d’arte è stata definitivamente riportata al suo posto nel fregio orientale del Partenone, dopo il suo rimpatrio dal Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas di Palermo, avvenuto sabato 4 giugno. La cerimonia di restituzione si è svolta nella Galleria del Partenone del Museo dell’Acropoli, dove si trova esposta.
Il frammento, precedentemente conservato nel Museo Antonio Salinas di Palermo, era stato riportato ad Atene nel gennaio del 2022 per essere esposto al Museo dell’Acropoli, con un lascito di otto anni. Ma il ministro Franceschini, a maggio, aveva poi deciso la restituzione definitiva alla Grecia. E la sua è stata una azione saggia e nobile.

Questo sviluppo arriva in un momento in cui la pressione sul British Museum e sul governo britannico per la restituzione dei cosiddetti “Marmi di Lord Elgin” alla Grecia è aumentata, con l’opinione pubblica e tutti i principali media britannici che sostengono tale restituzione.

“Oggi è l’inizio. Un inizio di dimensioni storiche”, ha commentato la Ministra greca per la cultura, Lina Mendoni, estremamente soddisfatta del dono italiano. Ha poi aggiunto: “Il processo seguito dal governo regionale siciliano e dal Ministero della Cultura della Repubblica Italiana per il rimpatrio definitivo del ‘frammento di Fagan’ ad Atene mostra la via da seguire per il ritorno di tutte le sculture del Partenone ad Atene”.

Il Ministro della Cultura italiano, Dario Franceschini, ha aggiunto nel suo messaggio che: “l’Italia è in prima linea nel confermare concretamente il principio della restituzione dei beni culturali, con l’obiettivo di restituire il patrimonio culturale storico ai suoi luoghi e ai suoi popoli di origine”.

Il frammento rimpatriato entrò in possesso, non si sa bene come,  di Robert Fagan, console britannico in Sicilia, più o meno al tempo dell’acquisto effettuato ad Atene da Thomas Bruce, VII Lord Elgin, dagli occupanti ottomani della Grecia. Gli inglesi non lo hanno mai descritto come un furto (infatti li pagò) ma hanno sempre usato il termine “reperimento”.
Dopo la morte di Fagan, avvenuta nel 1818, il marmo fu venduto dalla vedova al Real Museo dell’Università di Palermo. Tale frammento, che appartiene al fregio orientale del Partenone, raffigura gli déi dell’Olimpo che assistono alla processione panatenaica in onore della patrona della città, la dea Atena. Nel “frammento di Fagan” sono raffigurati gli arti inferiori di Artemide, dea delle foreste e della caccia, il cui corpo è rappresentato in una vista laterale. Lo scultore greco Fidia fra il 447 e il 432 prima di Cristo guidò un gruppo di artisti e di artigiani che realizzarono questi frontoni sul grande edificio voluto da Pericle.  In cambio la Grecia invierà in esposizione dei pezzi rari al Museo Salinas di Palermo, per compensarli della loro generosità.

 

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