Ecco la soluzione, radicale, al problema dell’immigrazione clandestina in Italia. Una lettera aperta a Giorgia Meloni

Ecco la soluzione, radicale, al problema dell’immigrazione clandestina in Italia. Una lettera aperta a Giorgia Meloni

 

L’Italia ha già dato molto in termini di accoglienza, forse troppo. La gran parte degli immigrati clandestini che arrivano nel nostro Paese sono mossi dall’intenzione di migliorare le proprie condizioni economiche, ma risulta che solo il 10% fuggono da guerre e violenze.

La nostra Penisola, e in generale l’Europa, non potranno farsi carico di centinaia di milioni di rifugiati, che porteranno con sé miseria, violenza e instabilità economica. Bisogna, dunque, reagire con forza, ora, anche per evitare le migliaia di annegamenti in mare, che accettiamo come pura fatalità.

Non occorre guardare molto lontano per trovare una soluzione al problema. Basterà seguire la stessa tattica seguita dall’Australia e, a suo tempo, da Hong Kong con i “boat people” provenienti dal Vietnam.  Come residente a Hong Kong ricordo che quei campi di raccolta arrivarono a contenere sino a 60.000 persone, ma oggi risultano tutti chiusi.

I profughi dovranno essere raccolti, subito dopo lo sbarco e portati su di un isola ben attrezzata per accoglierli, dove verranno sistemati in campi, in attesa della loro identificazione e solo dopo aver capito chi sono e dove vogliono andare potranno essere accompagnati fuori.

Un’isola che mi sembra adatta a questo scopo è Lavanzo, in Sicilia, parte delle isole Egadi. Possiede una superfice di 5 chilometri quadrati e una popolazione di circa 240 residenti, che potranno essere indennizzati e trasferiti. Bisognerà costruire rapidamente degli alloggi per i profughi e degli uffici per vagliare il loro status, dovrà esservi mantenuta una forte presenza di polizia per scoraggiare rivolte.

Chi non avrà le carte in regola, verrà detenuto fin quando non accetterà un rimpatrio.  Ma siamo certi che, non appena si diffonderà la voce che questa struttura è operativa e funziona, tutte le partenze dalle coste del nord Africa cesseranno. Lo stesso successe a Hong Kong con i rifugiati vietnamiti e in Australia con indonesiani e malesi

Una volta collaudato, questo sistema potrà essere esteso anche a chi viene trovato a girare in Italia senza documenti, e a chi entra in Italia seguendo la rotta balcanica.

 

Angelo Paratico

 

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