Punta San Vigilio: una bella donna violentata fra l’indifferenza generale. Intervenga il Ministro Sangiuliano!

Punta San Vigilio: una bella donna violentata fra l’indifferenza generale. Intervenga il Ministro Sangiuliano!

 

 

L’articolo di Stella sul Corriere della Sera del 18 aprile 2024.

Che ne direste se il sindaco di Roma, Gualtieri, cedesse a un industriale il Colosseo, dopo delibera in consiglio comunale, e tale industriale cominciasse a impiantarvi delle pale eoliche e a costruire un grande parcheggio sotterraneo al suo interno, dove un tempo si preparavano i gladiatori?

Tranquilli, Gualtieri non è così pazzo. Lo stesso non possiamo dire del sindaco di Garda, Davide Bendinelli, di Italia Viva, che ha concesso all’industriale della pasta, Giovanni Rana, la possibilità di costruire e deturpare una delle più splendide gemme esistenti sul Lago di Garda, un luogo con una storia plurimillenaria, dove hanno soggiornato Napoleone, Winston Churchill, Diana e Carlo III. Silvio Berlusconi ne rimase incantato e disse ai Guarienti che avrebbe voluto comprarsela, loro fecero finta di non averlo sentito e Berlusconi, da quel signore che era, non sollevò più l’argomento.

La proprietà di questo gioiello unico al mondo era della famiglia Guarienti di Brenzone. Il vecchio conte si sposò con la figlia del generale Calvi di Bergolo e di Jolanda di Savoia, ma a causa della propria dissennata gestione del suo grande patrimonio personale (si diceva a Verona che vivesse di svendita non di rendita) decise di accettare i soldi offerti dall’industriale veronese. I suoi figli si opposero, riuscendo a raggiungere un fragile accordo con Rana. Ma la figlia del vecchio conte ha recentemente ceduto anche la sua parte a Rana, mentre Agostino e Guariente, i due figli, cercano ancora di tenere duro. In particolare Guariente Guarienti di Brenzone, un carattere forte e generoso che ho avuto l’onore di conoscere per motivi di lavoro, s’è esposto personalmente per tener testa alle follie del pastaro veronese. Purtroppo, però, la potenza dell’oro pare essere invincibile nei nostri tempi. I lavori di abbattimento di ulivi secolari e colate di cemento per preparare un hotel a sei stelle sono già in corso, senza che il quotidiano di Verona, l’Arena ne parli (il proprietario è sempre Rana). Si è dovuto muovere Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera, per cercare di segnalare e arginare lo scempio.

Dov’è la sovraintendenza di Verona, sempre pronta a mettere i bastoni fra le ruote per cose di poco conto, perché non si muove per questo scandalo? Perché questo è un grosso scandalo! Chiediamo che il ministro della cultura, Sangiuliano, si faccia avanti, blocchi immediatamente i lavori e dichiari Punta San Vigilio un monumento nazionale, né più né meno del Colosseo di Roma.

 

Angelo Paratico

 

 

 

 

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