Ritorno al futuro con il filobus voluto dal sindaco Tosi

Ritorno al futuro con il filobus voluto dal sindaco Tosi

In questi giorni sulle trafficate strade veronesi si sono scoperchiate le buche aperte due anni fa (e poi richiuse) per piazzare i pali del filobus voluti non da Sboarina, come tutti pensano, ma dalla giunta Tosi nel 2012. Una spesa inutile e antistorica che, purtroppo, anche l’amministrazione Sboarina non ha potuto o voluto fermare. Alle prossime elezioni si ricordino i veronesi chi volle questa linea di trasporto, quando metteranno la scheda elettorale nell’urna, ricordino che fu Tosi. Verona è una città già dotata di ottimi autobus a gas, dunque non ha bisogno di un trasporto elettrico per essere più verde.

Il 31 gennaio del 2022, secondo il contratto, sarebbe dovuta entrare in funzione la prima linea del filobus elettrico a Verona ma ancora poco si sa di quest’opera e delle varianti di viabilità a questo progetto.
L’opposizione rumoreggia e non ha torto. Ecco quanto dicono: “Dopo mille promesse contraddittorie, ora l’amministrazione punta solo a tirare a campare, arrivando a fine mandato senza trovare soluzioni convincenti ai problemi ancora aperti, senza informare adeguatamente i cittadini e, soprattutto, senza prevedere progetti seri di ampliamento indispensabili per rendere il filobus davvero efficiente e utile per la città. Si rimanderà tutto alla prossima amministrazione, che si troverà per le mani un progetto incompleto e ancora in sospeso. Una bomba ad orologeria, con cui da dieci anni si continuano a prendere in giro i veronesi”.

Se venisse rieletto Tosi cosa ci dovremo aspettare, una linea con dei tram a cavallo?

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